Prosegue il piano di controlli mirati delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino che, nel quadro del costante controllo economico del territorio, hanno ulteriormente intensificato, nel periodo estivo, le attività di polizia economico-finanziaria da tempo avviate ai fini del contrasto del sommerso da lavoro.
Nel corso di un controllo d’iniziativa, intrapreso, sulla base di specifici indici di criticità emersi nella fase preparatoria, nei confronti di un’industria del comparto agro-alimentare operante in provincia, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Avellino hanno scoperto al lavoro nr. 12 soggetti in relazione ai quali non risultava regolarizzata l’assunzione e, quindi, “in nero”.
L’efficacia dell’azione ispettiva, che si è poi conclusa con la contestazione al datore di lavoro di rilevanti sanzioni di natura amministrativa, da € 21.600,00 ad € 129.600,00, è stata testimoniata dall’immediata regolarizzazione delle posizioni lavorative in questione.
L’operazione di servizio in argomento si inscrive nella complessiva intensificazione delle attività di controllo economico del territorio che vedono i Reparti del Comando Provinciale di Avellino, agli ordini del Colonnello Salvatore Minale, quotidianamente impegnati nell’assolvimento delle molteplici mission istituzionali e che, per l’anno in corso, hanno già permesso di sanzionare ulteriori 20 datori di lavoro per aver impiegato complessivamente 54 lavoratori in nero e/o irregolari.
Il lavoro nero è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.