Il violino del concertista di fama internazionale Pavel Vernikov è stato rubato giovedì su un treno a Ginevra. Il furto è avvenuto giovedì pomeriggio, mentre il musicista di origine israeliana faceva rientro da Vienna, dove insegna, al suo domicilio di Sion. Il prezioso violino è sparito all’arrivo del treno alla stazione di Ginevra, furto mascherato dal movimento di passeggeri che scendevano dal convoglio. Fin qui tutto sommato non ci sarebbe niente di particolarmente strano: in realtà nella custodia, era presente una vera e propria opera d’arte. Lo strumento varrebbe oltre un milione e mezzo di franchi. A questo va aggiunto il prezzo dei quattro archi che valgono anch’essi una fortuna. Lo strumento rappresenta un raro esemplare del liutaio fiorentino Giovanni Battista Guadagnini, nato a Bilegno di Borgonovo Val Tidone, il23 giugno 1711 e morto a Torino, 18 settembre 1786, uno dei più grandi nella storia. Dei suoi violini si parlò spesso come degli “Stradivari dei poveri”, alludendo al lavoro di Antonio Stradivari, considerato generalmente come il più grande maestro liutaio di tutti i tempi. Guadagnini ha fatto violini, così come viole, violoncelli e probabilmente altri strumenti ad arco, dal 1729 circa, fino alla morte, anche se i suoi primi strumenti databili risalgono al 1742-1743. Gli strumenti dell’ultimo periodo sono generalmente considerati i migliori e hanno raggiunto quotazioni di vendita intorno al milione di dollari. Nel corso dei secoli i violini hanno rappresentato una vera e propria arte in tutta la penisola italiana. Il violino rubato al concertista israeliano rappresenta uno degli esemplari al mondo delle creazioni del liutaio fiorentino, che con le sue mani ha creato notevoli violini.