Effetto crisi: gli italiani giocano e scommettono di più. Sfiorano infatti quota 9.300 le imprese italiane che nel 2013, tra sedi e unità locali, sono specializzate nel settore scommesse e gioco. La Lombardia guida la classifica nazionale con 1.342 attività dedicate al gioco, il 14,5% del totale italiano, +43,4% in un anno. La seguono Campania (a ruota con 1.278 attività, 13,8%) e Lazio (1.046, 11,3%).
E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al primo trimestre 2012 e 2013, relativi alle sedi di impresa ed alle localizzazioni attive specializzate nel gioco (attività esclusiva o principale).
Tra le province prima è Roma con 798 attività (8,6% nazionale), seguita ancora a ruota da Napoli (793, 8,5%), Milano (521, 5,6%) e Bari (321, 3,5%). Torino è quinta. Crescono del 32,1% in un anno, con la gestione di apparecchi che consentono la vincita in denaro che passano da 705 a 1.348 in un anno (+91,2%). E con il quasi raddoppio delle ricevitorie arrivano a 4.344 imprese i luoghi adibiti al gioco del Lotto, Superenalotto e Totocalcio.
Tra le crescite più significative del settore in generale spiccano l’Emilia Romagna con +80% e le Marche (+45,5%). E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al primo trimestre 2012 e 2013, relativi alle sedi di impresa ed alle localizzazioni attive specializzate nel gioco (attività esclusiva o principale).