Potrebbe essere eseguito oggi l’esame autoptico sul corpo di Alessandro Neri, il 29enne di Pescara trovato morto ieri pomeriggio nei pressi del fosso Vallelunga, periferia di Pescara, tre giorni dopo la sua scomparsa da casa, a Spoltore. L’autopsia sarà eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio, che ha già effettuato una prima ispezione cadaverica sul posto, dopo il recupero del corpo da parte dei vigili del fuoco.
Il 29enne, secondo quanto appreso, è stato raggiunto almeno da un colpo di arma da fuoco al torace, con foro di entrata anteriore. La posizione in cui è stato trovato il corpo tra alcuni arbusti nei pressi di un corso d’acqua, si apprende da fonti investigative, sarebbe incompatibile con il suicidio. Del caso si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Pescara, coordinati dal capitano Antonio Di Mauro, che indagano in ogni direzione per risalire al contesto in cui è maturato il delitto.
Gli investigatori indagano anche per capire se il 29enne è stato ucciso nel luogo del ritrovamento o se il corpo sia stato trasportato lì dopo l’omicidio. Accertamenti in corso anche per fare luce sulla vicenda dell’automobile del giovane, trovata ieri nella zona del centro cittadino di Pescara. C’è da appurare da chi e quando la macchina del giovane è stata parcheggiata in quel posto: elementi utili potrebbero arrivare in tal senso dalle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti in zona.
Amici e parenti ricordano il 29enne come un bravo ragazzo, una persona di buona famiglia, e non si spiegano quanto accaduto. I familiari avevano denunciato la scomparsa del giovane lunedì scorso.