Il Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD), denuncia all’opinione pubblica, il trattamento ingiusto che subiscono i “volontari in ferma prolungata” che dopo aver prestato servizio nelle Forze armate. per 1, 2 o tre anni, al termine del periodo di servizio, cercano nuova occupazione, in attesa della quale, presentano domanda per ottenere l’indennità di disoccupazione, come tutti i cittadini che dopo un periodo, più o meno lungo, rimangono senza lavoro. Ma questi giovani ha dichiarato la Segretaria Nazionale Anna Paternostro, sembrano essere cittadini diversi dagli altri, infatti per loro, niente indennità di disoccupazione, non ne hanno diritto, come pure gli anni di lavoro in uniforme, non sono utili ai fini pensionistici, a meno che non siano “riscattati” dall’interessato. Storia di ordinaria ingiustizia. Si penalizzano, in sintesi – ha continuato Paternostro – dei giovani che si sono lasciati attrarre dall’uniforme e dalla voglia di servire lo Stato, dal quale, purtroppo, sono stati mal ripagati. Il Ministro della Difesa e tutte le espressioni politiche e sociali, a giudizio del SCSD – ha concluso Paternostro – devono intervenire, per cancellare questa situazione avvilente ed umiliante, che non fa certamente onore al nostro Paese.