La scadenza del mandato di tutti i giudici di pace in servizio nei prossimi mesi e la concomitante revisione della geografia giudiziaria con la eliminazione di molti uffici pone, senza la previsione della permanenza stabile in servizio dei giudici di pace, gravissimi ed immediati problemi sulla funzionalità ed efficienza degli Uffici del Giudice di Pace, a serio rischio di paralisi. Per queste ragioni la organizzazioni rappresentative della categoria hanno proclamato lo sciopero nazionale dei giudici di pace dal 25 novembre al 6 dicembre 2013. I giudici di pace chiedono al Governo ed al Parlamento il riconoscimento a tutti magistrati, siano essi onorari o di carriera, dei diritti fondamentali della continuità del servizio, delle tutele previdenziali ed assistenziali (anzianità, salute, maternità, famiglia), della rappresentanza negli organi di autogoverno, del diritto di difesa nei procedimenti disciplinari e paradisciplinari.