Dopo l’approvazione della legge delega di riforma della magistratura onoraria e dei giudici di pace, l’Associazione nazionale giudici di pace e l’Unione nazionale giudici di pace annunciano l’imminente proclamazione dello sciopero nazionale della categoria per la durata massima (sino a quattro settimane) consentita dal codice di autoregolamentazione.
«Gli uffici del giudice di pace sono nel caos a seguito dell’improvvido passaggio dei poteri di coordinamento ai presidenti di tribunale – ha dichiarato Alberto Rossi, segretario generale dell’Unione – . Praticamente non esiste più un’organizzazione degli uffici, in quanto tutti gli incarichi conferiti ai giudici di pace dal Csm sono venuti meno a seguito dell’accentramento dei poteri in capo al presidente di tribunale».
«A tale irresponsabile e incostituzionale disposizione – incalza Rossi – si aggiunge un decreto legislativo approvato ieri, in via preliminare, dal Governo che, nel prorogare per oltre due anni i magistrati onorari in servizio, dispone solo una delle quattro conferme quadriennali obbligatoriamente previste nella legge delega, istituendo una procedura di conferma talmente contorta che andrà completata entro due anni dalla costituzione delle sezioni autonome dei consigli giudiziari competenti sulle valutazioni di idoneità dei magistrati, con elezioni per i consigli giudiziari addirittura fissate la penultima domenica di luglio, allorquando molti magistrati hanno già programmato le ferie».