Mercoledì scorso 15 novembre, il Servizio Territoriale Provinciale di Napoli della Regione Campania ha organizzato a Giugliano in Campania un incontro – seminario, che ha visto la partecipazione di un centinaio di produttori agricoli, tecnici agricoli, frutticoltori, rappresentanti delle organizzazioni professionali e liberi professionisti iscritti all’ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Napoli. La tematica dibattuta presso la biblioteca comunale di Giugliano è stata relativa ad un insetto non molto conosciuto per cui è difficile anche controllarlo. Il seminario giuglianese ha aperto i lavori con il consigliere del comune Cecere, che ha dichiarato di istituire uno sportello agricolo settimanale per le numerose richieste di consulenza pervenutegli per il settore primario che solo gli esperti della Regione Campania potranno ottemperare a tale ruolo. Il seminario ha avuto un importante valore aggiunto sulla platea grazie all’intervento del dott. Ucciero, ispettore fitosanitario della provincia di Napoli, che ben ha presentato il “cerambicide dal collo rosso” così soprannominato per la fascia scarlatta dorsale. Interessante il percorso riprodotto su una mappa virtuale dello xilofago rinvenuto nel lontano 2012 nell’area nord di Napoli ma che è arrivato oggi fino ai limiti del territorio vesuviano. L’ampia disamina, sul livello di pericolosità, per il potenziale di frutteti di pesco e ciliegio dell’area giuglianese ha trovato un vivo interesse anche per le conoscenze sulle misure di contenimento. Infatti, il monitoraggio degli adulti, ha continuato il funzionario della Regione Campania, non è risolutivo nelle strategie di difesa, anche perché le trappole per il monitoraggio non sono ancora ben “collaudate”. Per cui il controllo visivo delle gallerie di sfarfallamento tipo “ellittico” con l’espulsione del rosume, avviene nelle sole ore notturne, unica convalida della presenza del cerambicide. L’incontro è terminato con Carmine Lanaro, massimo esperto di controllo biologico negli areali giuglianesi. Lanaro, con la semplicità che lo contraddistingue, ha ben esposto gli ausiliari propriamente efficaci che hanno permesso il contenimento, quest’anno dei terribili tripidi e acari sulla fragola, specie importante in tale territorio con più di 200 ettari investiti. Così reduci dal successo dell’incontro flegreo, martedì 21 novembre, la “carovana” di esperti dell’argomento, Aromia Bungii si è spostata presso il comune di Somma Vesuviana con una platea interessatissima che si è data appuntamento presso la sala consiliare del comune. Motivo della scelta dell’areale alle falde del monte Somma, nel parco nazionale del Vesuvio è quello che tale insetto si è riprodotto anche quì. L’incontro ha avuto ampia risonanza soprattutto grazie alla brillante esposizione del prof. Antonio Garonna dell’Università di Agraria di Portici, il quale ha dettagliatamente rilevato quali sono le evidenze scientifiche con la sospetta presenza dell’insetto quando vi sono i primi segni di rosume alla base dei tronchi. Il cattedratico ha confermato la predilezione del cerambicide verso le drupacee ma in alcuni casi anche l’olivo ed il melograno gli sono appetibili. Il professore, dall’alto della sua esperienza ha fornito ulteriori dati rispetto al seminario di Giugliano, asserendo che ci sono nuove sperimentazioni sulla strada della cattura massale e dei bioinsetticidi a base di Beauveria e Steinernema. Inoltre, nella culla delle pregiate “crisommole”, le albicocche Vesuviane, a marchio ad Indicazione Geografica Protetta, il professor Garonna ha dettagliato solo due presidi fitoiatrici, in etichette CLP, ad essere ammessi per l’ A. bungii quali Deltametrina e Thiacloprid. Infine il Servizio Provinciale di Napoli ha voluto dare un segnale di concreta disponibilità ad aiutare una area forestale, quale quella del Vesuvio, che quest’estate è stata flagellata da più incendi. Così che l’ultimo intervento è stato della responsabile regionale in materia di sostegno economico delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici, ove l’avversità biotica, come l’Aromia Bungii e tante altre fitopatie potrà essere oggetto di attenzione, ancora una volta.
S.L.