Cinque mesi senza ricevere nessuna assistenza domiciliare e un appello, l’ultimo, il più disperato, affidato alla rete. Giuseppe De Prisco, disabile 41enne di Frigento, dopo aver lottato tra la vita e la morte e dopo aver intrapreso tante battaglie civili per chi è nelle sue stesse condizioni è stanco. Ma non è disposto alla resa. La sua voce, pacata e baritonale, si scaglia contro il rumoroso silenzio delle istituzioni locali che lo hanno abbandonato dopo aver fatto finta di prendere in considerazione il suo caso. “Solo il prefetto Sessa mi è stato vicino, mi ha ascoltato e ha compreso la mia esigenza- ci spiega in esclusiva Giuseppe-, ma l’amministrazione comunale di Frigento è sorda ai miei appelli e pure alla chiamata del prefetto di Avellino che li ha sollecitati a prendere provvedimenti. Non so più cosa fare e a chi rivolgermi. Qualcuno si adoperi per me altrimenti sarò costretto a compiere un gesto estremo”. La disperazione che si infrange contro la speranza delusa e disattesa ancora una volta di un giovane privato della mobilità e dell’assistenza giornaliera, privato dei suoi diritti fondamentali e anche della sua dignità. “C’è un limite a tutto- incalza sempre Giuseppe- ma l’indecenza di chi ci amministra veramente non ha limiti. Hanno cercato di mettermi subito a tacere dicendo che si stavano attivando, ma a oggi c’è un solo fatto che parla e li smentisce: non ho nessuna assistenza domiciliare dal mese di novembre”.