Un “ponte” tra Nola e Novara nel segno di Giuseppe Regaldi, autore- poeta novarese, che nei suoi itinerari ha conosciuto non solo Napoli e la sua musica, ma anche Nola e la sua Festa dei Gigli.
L’evento in programma a Novara presso la sala Arengo (Broletto) sabato 15 ottobre alle ore 18 e dal titolo “I canti popolari di Napoli e la processione dei Gigli” ne ricorderà la figura e gli scritti.
Quanto riportato dal poeta novarese nella metà del 1800 è un atto d’amore nei confronti di Napoli e della sua musica. Lui ha saputo, attraverso la trattazione storica, gli aneddoti e le curiosità, descrivere l’evoluzione della canzone napoletana in una maniera semplicistica che facilmente si adatta ad ogni tipo di lettore.
L’incontro con i vari artisti dell’epoca, cantanti, improvvisatori, venditori dei foglietti, tipografi e tanti altri ha permesso al REGALDI di raccontarci il passaggio della canzone popolare alla moderna canzone d’autore.
Infine, la passione verso i propri luoghi natii, ha portato gli organizzatori a considerare l’opportunità di portare alla ribalta, sempre a Novara, quanto scritto da Regaldi sulla Festa dei Gigli di Nola, oggi riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.
“La Festa dei Gigli – afferma l’organizzatore Felice Paolino D’Amico – è la radice del nostro essere nolani, della nostra realtà e l’identità collettiva di una città intera; fa parte degli antichi “usi e costumi popolari” che hanno caratterizzano l’Italia, la Campania e Nola negli anni addietro”.
L’evento culturale-musicale punta a sostenere il progetto “Storie Sociali – Il prelievo del sangue” della SCDO Neuropsichiatria Infantile dell’AOU Maggiore della Carità di Novara.
L’esperienza ci ha insegnato che, per eventi del genere, è necessario mettere in campo numerose energie, creare importanti sinergie con la consapevolezza che gli sforzi fatti serviranno a diffondere la cultura – in questo caso novarese/napoletana – ma soprattutto a sostenere progetti sociali.
Parteciperà all’evento anche Antonio D’Ascoli, giornalista e rappresentante della Comunità Festiva Nolana. “Si tratta di un’ iniziativa di grande interesse – afferma D’Ascoli – Con Regaldi ritroviamo un altro importante punto di vista esterno, risalente alla metà dell’800, che dimostra come anche allora la Festa dei Gigli richiamasse l’attenzione di avventori, viaggiatori, poeti e scrittori. I beni immateriali rappresentano, non solo per la nostra Italia,
un patrimonio assolutamente da riscoprire e che potranno recitare un rinnovato ruolo da protagonista nel tempo della rinascita, ma anche essere nuovi strumenti di pace”