Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all’interno delle direttive dell’Agenda 21, risultato della conferenza di Rio de Janeiro, per lanciare in tutto il mondo un messaggio di sensibilizzazione, focalizzare l’attenzione sull’importanza dell’acqua e sostenere la gestione sostenibile delle risorse di acqua dolce.
Quest’anno gli agronomi Irpini affronteranno il tema nell’ambito della loro assemblea annuale che si svolgerà presso l’agriturismo Fontana Madonna in Frigento venerdì 22 marzo a partire dalle ore 17.00
I lavori assembleari vedranno la partecipazione del Vicepresidente nazionale CONAF il Dr. Agr. Renato Ferretti, del Presidente della Federazione Camapana dei Dottori Agronomi e Forestali il Dr. For. Angelo Marino e del Consigiere Nazionale CONAF Dr. Agr. Antonio Capone, iscritto dell’ordine di Avellino.
La nota del presidente Francesco Castelluccio. “Quest’anno le nazioni unite hanno voluto che la giornata mondiale dell’acqua fosse dedicata al tema della Pace.
Troppe guerre atroci in atto, da quella in Ucraina a quella nella striscia di Gaza, dove l’assenza d’acqua contribuisce a mietere vittime innocenti tra cui tantissimi bambini.
Non è più ammissibile che si continui a patire e morire per la carenza d’acqua e di cibo.
L’acqua è una risorsa fondamentale, per troppo tempo abbiamo contemplato le perdite anche superiori al 50% a causa della rete infrastrutturale, ormai obsoleta, solo perché ne avevamo in abbondanza.
Oggi invece che questa preziosa risorsa inizia a scarseggiare, ci accorgiamo di essere stati miopi, non lungimiranti nel preservare un bene così importante.
Bisogna correre ai ripari, in Campania si sta investendo in opere di ammodernamento del comparto idrico, speriamo che presto questo possa avvenire anche nella provincia di Avellino che è un bacino idrico importantissimo per tutta la Campania e che serve tantissimi comuni della Regione Campania e di altre regioni come la Puglia.
A livello nazionale però è indispensabile una normativa ad hoc, non più procastinabile che punti ad efficientare le reti idriche esistenti ammodernandole.
Nel comparto agricolo è necessario che si preveda la realizzazione di piccoli invasi aziendali volti alla raccolta delle acque meteoriche.
Oggi purtroppo stocchiamo appena l’11% delle acque piovane e gli effetti negativi sono sotto gli occhi di tutti.
Si passa da eccessi di precipitazioni…( citare eventi calamitosi del maggio scorso Emilia) a carenze idriche e caldo torrido che comporta una notevole riduzione delle produzioni in termini di rese e di qualità.
È fondamentale inoltre una legge sul contrasto al consumo di suolo, in Italia solo nel 2023 abbiamo perso 125.000 ettari di superficie utile alla coltivazione, la riduzione di suolo diminuisce la capacità di stoccaggio di acqua con risvolti estremamente negativi”.