di MS
AVELLA- L’Amministrazione comunale e la Consulta comunale delle Associazioni hanno condiviso la volontà di realizzare e collocare una panchina rossa contro la violenza di genere, un monumento civile che rappresenterà un monito per la difesa dei diritti delle donne. L’inaugurazione si è tenuta questa mattina, mercoledì 24 novembre, alle 10.00, in piazza Convento. Tra gli intervenuti, il sindaco, Vincenzo Biancardi, il Dirigente scolastico prof Vincenzo Gagliotta e una delegazione di giovani alunni provenienti dalle classi terze della Scuola Secondaria di I grado, accompagnati dalle loro docenti. Quella di oggi anticipa la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra ogni 25 novembre, una ricorrenza istituita dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani. Sono 89 al giorno le donne vittime di reati di genere in Italia, e nel 62% dei casi si tratta di maltrattamenti in famiglia. Mentre secondo una ricerca demoscopica un italiano su quattro pensa che non si possa davvero considerare una forma di violenza quella sulle donne. La presenza dei giovani alunni dimostra nuovamente quanto la scuola educhi al rispetto, alla riflessione, alla partecipazione e quanto questo percorso di crescita civile sia svolto ogni giorno con dedizione da tutti i componenti della comunità educante. La partecipazione attiva, inoltre, con interventi e riflessioni, continua ad avere una funzione importante, perché richiama l’attenzione su questioni fondamentali per tutta la collettività. La scuola e con essa la società in genere hanno il compito e l’obbligo di creare comunità solidali, che garantiscano pari opportunità e il rifiutino netto della violenza. Il punto di partenza si trova ancora una volta nella scuola e solo da questa si può partire per coinvolgere in maniera più intensa quelli che saranno i cittadini del nostro futuro.
“La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fin tanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace”.
(Kofi Annan)