Grande partecipazione ed interesse al convegno che si è svolto ieri, 27 giugno, presso il Carcere Borbonico di Avellino dal titolo “Times. I tempi dell’architettura extra moenia”. L’evento è stato organizzato dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino, da Arkeda Napoli e dalla Spaziomel Associati – Società d’Ingegneria di Avellino con il Patrocinio di Fondazione Inarcassa, ANCE Avellino e CFS Avellino. Sono intervenuti importanti esponenti del mondo dell’architettura. del design e dell’ingegneria. Il recente incontro sull’architettura è stato davvero interessante. I relatori hanno presentato i loro lavori, mostrando come gestiscono gli spazi sia nelle aree metropolitane sia nei centri minori. Si è discusso molto di sostenibilità e dell’attenzione necessaria non solo al costruito, ma anche al contesto urbano e naturale circostante. Questo ha reso l’incontro particolarmente ricco e stimolante per tutti i partecipanti.
L’accoglienza professionale e la fluida gestione del programma hanno contribuito a creare un ambiente piacevole per tutti i partecipanti, che hanno seguito il convegno per circa tre ore grazie ai relatori che hanno tenuto interventi sempre appassionati: ogni presentazione ha offerto spunti di riflessione importanti, mettendo in luce le tendenze attuali e future dell’architettura con una particolare attenzione verso lo sviluppo delle aree interne.
“Le aree non urbane – spiega il vice presidente dell’Ordine degli Architetti Eleonora Dionisio – dove le architetture potrebbero essere concepite per rispondere meglio alle specifiche esigenze del territorio, rappresentano ancora oggi un laboratorio ideale per misurarsi in modo consapevole con le nuove tecnologie e con la sperimentazione di materiali sostenibili. In questo contesto, gli architetti mirano a sostenere un approccio integrato con una progettazione non solo riconducibile ad aspetti tecnicistici, ma che tenga conto di modelli in cui lo spazio e il tempo siano indispensabili indicatori di misura, col fine di soddisfare le esigenze e le aspirazioni di coloro che abitano determinati luoghi, integrandone idee e aspirazioni. Occorre poi pensare a luoghi che devono rappresentare l’appartenenza al proprio tempo nel rispetto del tessuto urbano antico: un sistema che possa ridefinire, al più presto, un nuovo equilibrio tra recupero, attenzione all’inclusività e all’accessibilità”.