Grande successo di pubblico per il Seminario di Storia dell’Arte: “Eugenio Cecconi il macchiaiolo sui generis“, che si è tenuto sabato 24 settembre 2022, presso il Circolo della Stampa di Avellino.
L’evento culturale è stato organizzato dal Circolo culturale “Francesco Solimena” e dal Centro di Ricerca “Basilio Orga” per celebrare il centottantesimo anniversario della nascita del pittore livornese.
La relazione è stata affidata al critico d’arte Professor Stefano Orga, che ha trattato il tema “Eugenio Cecconi e la pittura di macchia” sottolineando: << Certamente Eugenio Cecconi è stato un artista completo, una figura dall’animo nobile e generoso, un uomo di lettere e di mondo. Egli fu un narratore dalla prosa piacevole ed accattivante; collaborò con varie testate giornalistiche del tempo, specialmente con riviste di caccia statunitensi ed inglesi. Nel settore giornalistico fu un pubblicista colto e forbito, si occupò anche di critica d’arte con profonda competenza […]. In pittura fu considerato tra i migliori dei più giovani fra i macchiaioli […]. Grazie al contatto con i Macchiaioli, nella villa di Diego Martelli a Castiglioncello [Rosignano marittimo (LI)], riuscì ad aggiornare la sua ricerca artistica relativa alla luce e al colore, così le superfici pittoriche vennero trattate come puro assorbimento della luminosità naturale, osservata dal vero, seguendo l’esempio di Giuseppe Abbati. Le sue tavolette erano cariche di luce e di poesia. Ben presto sviluppò una naturale predilezione per i temi agresti e pastorali in cui erano protagonisti animali e contadini impegnati nelle attività quotidiane. Nella sua produzione artistica erano rilevanti le scene di caccia, che avevano come soggetti i cani e la cacciagione. Il suo realismo era caratterizzato da una “macchia” che si univa alla dimensione disegnativa. […] Le impressioni realizzate da Eugenio Cecconi sul posto, erano costruite secondo la ritmica successione dei piani tonali, che era propria della tecnica della macchia. La sua pittura fu caratterizzata da un naturalismo sentito ed accompagnato da un verismo contraddistinto da particolari interpretazioni della campagna toscana. Fu un raffinato e sensibile osservatore riuscendo nelle sue opere a trasportarvi la poesia originale, che aveva fatto vibrare il suo cuore.>>.
Il seminario è stato coordinato dal Dott. Gianluca Amatucci.
Inoltre, al seminario sono intervenuti con dei saluti: Sac. Don Gerardo Capaldo (Pax Christi e presidente del Circolo culturale “F. Solimena”), Dott. Antonio Carpentieri (cultore di archeologia e di storia locale), Dott. Francesco Iannaccone (giornalista ed economista), Prof. Pellegrino Caruso (scrittore e saggista), Dott.ssa Maria Ronca (Il Bucaneve), Prof.ssa Ilenia D’Oria (presidente Archeoclub – Avellino), Prof. Angelo Cutolo (cultore di storia locale).
In occasione del Seminario di Storia dell’Arte sono stati presentati ed esposti tre lavori dell’artista toscano Eugenio Cecconi: Natura morta con cavolo (1868), Ritratto caricaturale di Angelo Tricca (1896) ed Evento all’aperto.
Fra questi lavori artistici è stato proposto al pubblico il rarissimo esempio di natura morta dipinta con la tecnica macchiaiola, ad oggi l’unico conosciuto.
L’evento è stato promosso dal Circolo culturale “Francesco Solimena” e dal Centro di Ricerca “Basilio Orga” con la collaborazione dell’Associazione Culturale ACO ed In Arte Libertas.
Uno speciale encomio va manifestato alla famiglia che gentilmente e generosamente ha prestato le opere di Eugenio Cecconi per questo importante evento culturale.
I prossimi incontri storico-artistico si terranno presso il Circolo della Stampa:
Sabato 26 novembre alle ore 18.30 dedicato al secolo d’oro della pittura fiamminga dedicato a Van Der Stoffe (1611-1682) dal titolo “Il battaglista del Seicento di Leida: Jan Jacobsz Van Der Stoffe”, sarà presentata un’opera firmata e datata 1657.
Venerdì 30 dicembre alle ore 18.30 dedicato al postimpressionismo e all’intimismo francese d’inizio Novecento dal titolo “Pierre Laprade e l’Intimismo francese”.