Molto spesso nel campo della nutrizione i messaggi sbagliati che vengono passati continuamente da tv e media ci portano a demonizzare determinate categorie di alimenti spingendo i più estremisti ad eliminarli completamente dalla loro dieta.
Nella “top three popolare” degli alimenti che fanno ingrassare e fanno più male alla salute il podio spetta sicuramente ai grassi!
Da un punto di vista chimico i grassi possono essere suddivisi in due categorie sulla base della presenza o assenza di doppi legami; nel primo caso parliamo di grassi insaturi e nel secondo di grassi saturi. I grassi insaturi possono essere poi suddivisi in monoinsaturi e polinsaturi a seconda che contengano uno o più doppi legami.
Tutti sanno che i grassi monoinsaturi (olio d’oliva, olio di fegato di merluzzo) e poliinsaturi (omega3 e omega6) fanno bene alla salute, ma nel contempo tutti pensano che i grassi saturi siano nocivi. Ne siamo proprio sicuri?
Ciò che influenza la salubrità dei grassi saturi è la lunghezza della catena carboniosa; quest’ultima infatti è correlata alla velocità con cui questi acidi grassi saranno assorbiti: mentre una catena lunga ne rallenta il percorso, esponendoli a modificazioni strutturali, una catena corta o media fa sì che vengano trasportati immediatamente dalla vena porta al fegato .
Gli acidi grassi a catena corta e media, che ritroviamo ad esempio nell’olio di cocco o nell’avocado, costituiscono un ottimo nutrimento per la flora batterica intestinale (vi ricordate? Avevamo parlato della sua importanza nell’articolo precedente), stimolano i mitocondri, ossia la centrale energetica della cellula, e sono addirittura protettivi nei confronti di certi tipi di tumore. Cosa vuol dire tutto questo? Che quelli che consideravamo tra i più acerrimi nemici della dieta sono invece un ottimo alleato per il dimagrimento e per sbloccare un metabolismo rallentato!
A differenza quindi degli acidi grassi saturi a catena lunga per cui vi sono ancora controversie sul fatto che possano causare o meno danni alla salute, quelli a catena corta e media possono invece essere considerati completamente assolti!
Fate quindi attenzione ai grassi…ma a quelli industriali!!
Dottoressa Agnese Bettin, Biologa Nutrizionista