Presentata la 132^ edizione del Festone di Grottaminarda. Comitato organizzatore, Parrocchia di Santa Maria Maggiore ed Amministrazione comunale insieme nella Sala consiliare Sandro Pertini per raccontare le novità ed i punti saldi dell’evento.
Il Festone è una festa popolare, radicata nel popolo che quindi vuole preservare la tradizione ma stare anche al passo con i tempi. Il programma rispecchierà proprio questa filosofia. Confermata la cena sotto le arcate, la gara di fuochi pirotecnici, i concerti bandistici e poi strett band, dj set, luminarie a tempo di musica e per il lunedì concerto di Andrea Sannino.
In apertura del convegno rispettato un minuto di silenzio quale segno di cordoglio per la morte dei tre ragazzi di Ariano Irpino e Melito in un incidente stradale in provincia di Foggia.
«Era il 1891 quando si è tenuta la prima edizione del Festone – ha ricordato il giornalista Norberto Vitale, chiamato a moderare l’incontro – un tempo lontanissimo. In quell’anno cominciò la costruzione della “Transiberiana” in Russia, venne inventato il fonografo da Edison, in quell’anno Papa Leone XIII pubblico la “Rerum Novarun”, l’Enciclica ancora oggi pietra miliare non solo nella storia della Chiesa». Vitale ha ricordato tutta una serie di eventi per inquadrare l’epoca storica in cui il Festone trae le radici e perdura nonostante tutto, proprio per preservare le tradizioni, grazie ai tanti giovani che ne hanno preso le redini.
Ha sottolineato subito l’importanza del momento il Sindaco di Grottaminarda. Marcantonio Spera: «Mi fa piacere questo prodromo. A mia memoria è la priva volta che si utilizza questa modalità per presentare il Festone. Questi ragazzi del Comitato mi stupiscono positivamente per tutta la modalità organizzativa. Un approccio sociale, bello, utile, serio, pedagogico. Così si fanno le cose, ci si riunisce, si espongono le idee, si propongono soluzioni, si condividono momenti importanti per una comunità che dovrebbe essere sempre così unita e coesa per arrivare al successo. Il Festone è un contrassegno per la nostra comunità. È un orologio letterario e sociale che scandisce il tempo della nostra Comunità. Ciascuno di noi lega al Festone avvenimenti della propria vita. E poi il Festone è il nostro biglietto da vista all’esterno. Tutti lo associano alle cose belle della nostra Cittadina». Il sindaco ha anche ribadito la volontà di sostenere l’evento in tutti modi possibili, nonostante il periodo economico difficile per l’Ente.
«La banda musicale, le luminarie, il cantante, i fuochi pirotecnici, sono il racconto di una identità locale, del nostro senso di appartenenza, dei nostri usi e costumi, del nostro folcklore che devono essere custodite e trasmesse di generazione in generazione – ha aggiunto l’Assessora alla Cultura Marilisa Grillo – allo stesso tempo mai un Festone è uguale all’altro, e quindi ci troviamo di fronte ad un evento che coniuga tradizione ed innovazione. Il Festone è sentimento popolare, tutti aspettano il Festone. Anche chi vive lontano, torna ad agosto. E quindi è turismo delle radici e turismo di ritorno. Questo nuovo Comitato di giovani, guidato da Don Rosario Paoletti e da Don Antonio Lo Conte, sta facendo un grande lavoro puntando alla qualità. Sono certa del grande risultato. Noi vi siamo e vi saremo accanto in modo fattivo».
Dettagli inediti sulla storia del Festone sono stati raccontati dal Divulgatore storico Raffaele Masiello che da circa 10 anni fa ricerche sull’argomento e presto ne pubblicherà i risultati: «Le primissime edizioni del Festone sono state fatte per volere della famiglia Vitale, quella “della Croce”, tant’è che in processione si portava la statua di San Rocco della cappella della Croce, realizzata in cartapesta dal Maestro Russo – ha raccontato Masiello – La grande festa arriverà solo dopo la seconda metà degli anni ’50, quando rivestirà risvolti sociali importantissimi. L’accostamento dei tre Santi, San Rocco, San Tommaso e Sant’Antonio nasce nel 1891 per pura casualità quando a causa del maltempo si decide di spostare la festa ad agosto e le statue dei Santi vengono portate tutte e tre nella Chiesa Madre».
Dei tre Santi ha parlato anche il Parroco, Don Rosario Paoletti, Presidente del Comitato Festone che ha anche voluto presentarne i componenti uno ad uno. «La cosa interessante di questi tre Santi è il miscuglio tra una fede popolare ed una più intellettuale: Sant’Antonio da Padova e San Rocco da Montpellier che ci invitano ad una fede genuina, San Tommaso d’Aquino che ci dice che fede e ragione non si oppongono. Tra l’altro Grottaminarda è una delle rare comunità ad avere un Santo patrono filosofo, di grande profondità spirituale e dalla grande positività, è lui che ha detto “la speranza è il presente del futuro” e dunque non disperiamo, è vero che è un’epoca difficile ma un passo alla volta. Abbiamo tante famiglie che hanno situazioni economiche veramente pesanti e dunque anche nel fare festa lo dobbiamo fare con sensibilità e con attenzione verso le famiglie più povere».
Infine la parola è passata a Don Antonio Lo Conte, Vicario della Parrocchia di Santa Maria Maggiore e Vicepresidente del Comitato Festone che ha spiegato il programma partendo naturalmente da quello religioso: «Si comincia mercoledì 16 agosto con un triduo di preparazione spirituale alle celebrazioni che ricadono sabato 19 e domenica 20 agosto. Il sabato è dedicato a San Tommaso d’Aquino e a Sant’Antonio da Padova che quindi saranno portati insieme in processione. Il sindaco consegnerà le chiavi della città a San Tommaso. La domenica è il cuore della festa con la celebrazione presieduta dal Vescovo e la processione con i tre Santi.
La parte civile vedrà innanzitutto la novità di una giornata in più, quindi ben sei giorni di festa. Inizieremo il giovedì con al conferma della “cena sotto le arcate” che abbiamo introdotto l’anno scorso con qualche dubbio ma che ha avuto grande successo. É stato bello vedere le famiglie riunite, gli amici insieme e questa simpatica gara a chi allestiva la tavola più bella. Quest’anno aggiungeremo altri tavoli. Un’altra conferma sono le cosiddette luminarie, ma con la novità di una galleria a ritmo di musica. Aspetto importante della tradizione il raduno bandistico con due appuntamenti con la musica classica, il sabato sera e la domenica sera con un omaggio ad Ennio Morricone.
Un’altra novità sarà rappresentata nell’ambito del confermato festival degli artisti di strada “Grottarte”, da una street band la “Sassinfunky” prevista il venerdì. Il sabato ci sarà anche un concerto degli allievi del polo artistico musicale “Heart” ed il Dj set di Adriano Imbriano e Domenico Cappuccio. Dj set anche per il venerdì con musica anni ’90 e 2000, special guest Marvin e Prezioso. Un’altra particolarità sarà lo spettacolo di coriandoli al momento dell’uscita dei Santi per la processione di domenica.
Per il lunedì solitamente dedicato alla musica leggera – ha proseguito Don Antonio – ci sarà un nome nuovo per qualcuno ma conosciutissimo a molti: Andrea Sannino, un giovane artista che ha avuto grande successo con la canzone “Abbracciame” che ha emozionato tutti nel periodo di lockdown. A seguire un’altra novità: il format “Bar Italia”, con musica italiana da ballare e cantare, che sta riscuotendo grande successo poichè mette insieme diverse generazioni. Musica leggera anche la domenica con il concerto di un giovane emergente, Gabriele Esposito. Il martedì vede consolidarsi il festival di fuochi pirotecnici in località Perazzo». Questo per sommi capi il programma raccontato da Don Antonio ma molti altri sono gli appuntamenti in programma che saranno consultabili sulla locandina e che saranno ricordati man mano nel corso dei festeggiamenti.
In conclusione l’intervento, fuori programma. del Coordinatore del Comitato, Giuseppe Camerlengo che, nel ringraziare i presenti in sala e raccogliere la promessa dell’Amministrazione di una fattiva collaborazione, ha rivolto un appello alla cittadinanza alla partecipazione ed a contribuire con sponsorizzazioni ed offerte che saranno raccolte casa per casa.