Un eroe senza tempo, una storia immortale, una location magica e suggestiva. Questi gli ingredienti di Ulisse: Il viaggio nell’Ade, rilettura dell’Odissea originale e coinvolgente che Il Demiurgo, il 29 e 30 luglio, ambienta direttamente nel ventre della terra: all’interno delle Grotte di Pertosa-Auletta, tra le più note e belle d’Europa, le uniche grotte non marine a poter offrire ai propri visitatori un tratto in barca su un fiume sotterraneo navigabile.
Il pubblico seguirà Ulisse e gli spettri che abitano gli inferi potendo muoversi da vivi tra le ombre: vivranno accanto all’eroe acheo l’intero viaggio, fin nel cuore delle grotte, navigheranno con gli eroi achei, attraversando il fiume Negro in barca, come fossero intenti a traversare lo Stige.
Lo spettacolo prende spunto da un episodio raccontato nell’Odissea: la discesa negli inferi di Ulisse a caccia dell’indovina Tiresia. Bloccato ormai da tempo sull’isola di Circe l’eroe acheo riceve un consiglio: recarsi nelle profondità dell’Ade, nel cuore del regno dei morti. E lì interrogare Tiresia, l’indovino tebano, per ricevere il suo consiglio. Ma durante il viaggio Ulisse incontra spettri inaspettati: amici, nemici, parenti… il viaggio assume connotati diversi, e lo costringe a rivivere accadimenti passati e a interrogarsi sul suo futuro.
Parte da qui lo spunto dello spettacolo, fedele nell’intreccio al poema Omerico. Ma la strada tracciata da Francescoantonio Nappi, che ha curato la drammaturgia del testo, è più netta: il viaggio di Ulisse diviene un viaggio alla scoperta e alla riscoperta di se stesso, un viaggio fatto al cospetto del suo passato, un passato con cui ciascuno di noi, vivo o morto, dovrà fare i conti. I personaggi incontrati e le storie verranno da essi raccontate offriranno un punto d’osservazione diverso: l’Ulisse che ne verrà fuori sarà molto più umano di quanto si possa immaginare, una metafora di ciascuno di noi.
Durante il suo viaggio il re di Itaca incontrerà lo spettro di sua madre, Anticlea (Francesca Borriero), morta per non aver resistito al dolore del mancato ritorno del figlio a seguito della guerra di Troia, il suo compagno d’arme Elpenore (Ferdinando Nappi), simpatico e scanzonato marinaio itacense ucciso da una goffa caduta causata da una sbronza. E poi Palamede (Nico D’Agostino), re d’Eubea, rivale, compagno d’arme, nemico: ucciso da un complotto ordito da Ulisse. Le ultime tappe del suo viaggio lo porteranno al cospetto di Aiace Telamonio (Daniele Acerra), fortissimo guerriero acheo suicidatosi a seguito di uno screzio con lo stesso Ulisse, e Tiresia (Nello Provenzano).