Nei giorni scorsi, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, con il supporto del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (SCICO) di Roma e il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, sono riusciti a localizzare e ad arrestare un importante broker internazionale di tabacchi lavorati esteri, molto noto negli ambienti del contrabbando e latitante da alcuni mesi. Infatti, Vasile VIERU – questo il nome del soggetto fermato di nazionalità moldava ma attivo in vari Paesi dell’est Europa tra cui la Romania – era sfuggito alla cattura lo scorso novembre quando il GICO di Napoli aveva dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 9 persone – di cui 8 in carcere e una agli arresti domiciliari – appartenenti a un’associazione criminale dedita al commercio illegale di tabacchi lavorati esteri dall’est Europa verso l’Italia, con contestuale sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 15 milioni di euro. Nell’occasione, malgrado l’attivazione degli organi collaterali di polizia rumeni e l’emissione di un mandato di cattura europeo da parte del GIP di Napoli su richiesta della locale Procura, il Vasile VIERU non veniva catturato in quanto in quel momento si trovava nel suo paese natale, da dove faceva temporaneamente perdere le proprie tracce. Ma la rilevanza del personaggio nel settore del contrabbando internazionale di t.l.e e, soprattutto, il ruolo fondamentale svolto dallo stesso nell’importazione di ingenti carichi sigarette dall’Est europeo da parte dell’organizzazione sgominata nel novembre scorso, ha spinto fin da subito la Direzione Distrettuale ad avviare mirate attività di ricerca del latitante coinvolgendo, ovviamente, gli stessi investigatori del GICO che, a suo tempo, si erano occupati delle indagini sull’intera organizzazione criminale. A seguito di complesse investigazioni, supportate anche da un’intensa attività di pedinamento e osservazione sul territorio, dalla collaborazione di diversi organi di polizia esteri e dal contributo tecnico-specialistico dello SCICO che ha messo a disposizione sofisticati mezzi tecnici per la captazione delle utenze telefoniche, la comparazione delle immagini fotografiche e la visione telescopica, i militari del GICO hanno riconosciuto il ricercato, individuandolo all’interno di un appartamento situato nel quartiere di Scampia che, verosimilmente, lo stesso aveva occupato da pochi giorni. In effetti, l’irruzione nell’abitazione, avvenuta con l’ausilio di una pattuglia di Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego di Napoli a causa dell’iniziale ostruzionismo del VIERU, consentiva di verificare che all’interno del locale vi era solo un letto e pochi effetti personali, tra cui 5 telefoni cellulari, un modem, un Ipod e ben 11 schede telefoniche, a testimonianza dell’elevata caratura criminale del personaggio nell’intermediazione illecita dei tabacchi a livello internazionale. Le indagini proseguono per individuare i soggetti, verosimilmente collegati alla locale criminalità organizzata dedita al contrabbando di t.l.e., che hanno favorito la latitanza del VIERU consentendogli di rientrare in Italia con un passaporto falsificato e dandogli ospitalità nell’appartamento di Scampia.