L’Associazione Amo Montemarano Onlus e la Scuola di Tarantella Montemaranese, con il patrocinio del Comune di Montemarano, organizzano domenica 3 gennaio alle 17.00, in collaborazione con l’Associazione L’Albero vagabondo® e PuliAmo Montemarano, per i bambini delle scuole locali e chi altro vorrà unirsi, la Festa del colore dell’Albero Vagabondo che, eccezionalmente, diventa Metamorfo, visto che i grandi hanno pulito.
Educazione ambientale, favole, disegni e, infine, musica, con una grande tarantella finale per le sorgenti irpine guidata dai maestri della Scuola di Tarantella Montemaranese. L’evento, gratuito, si svolge presso l’Auditorium comunale nelle strutture dell’edificio scolastico locale.
I bambini e i genitori che verranno, prima di dipingere e ballare la Tarantella, ascolteranno le testimonianze sulle precedenti esperienze di tutela e difesa ambientale a favore di boschi e montagne già portate avanti dall’Amministrazione. Esperienze che ben si armonizzano con la metodologia didattica/artistica web oriented di educazione e sensibilizzazione ambientale de L’Albero Vagabondo.
Il viaggio dello Spirito del Re Albero, che si trasforma in scultura fatta di rifiuti e chiede aiuto ai bambini attraverso una favola, dopo una prima performance puramente artistica è diventato già nel 2008 metodo operativo con la mappa dei rifiuti nelle aree demaniali, gli orti scolastici e non solo, le le installazioni di arte ambientale sui rifiuti, gli approfondimenti sul territorio. E, grazie alla sensibilità delle Scuole di Santo Stefano del Sole e di amministratori lungimiranti, si sono sperimentate, ormai 8 anni fa, procedure di sensibilizzazione ambientale che poi sono state esportate in contesti diversi. L’Albero, infatti, ha fatto tappa in buona parte dell’Appennino irpino, ma anche al Giffoni Film Festival e al Clean Up Vesuvius di Let’s Do it Italy e sempre con lo stesso obiettivo: insegnare agli adulti, attraverso le favole e i disegni dei bimbi installati sugli sversamenti di rifiuti, a non abusare della terra, madre di vita. Ma. nel constatare che la fantasia non basta e, anzi, spesso ci si limita a gettare i rifiuti sopra i disegni dei bimbi, è nata un’altra favola, “La rivolta delle pecore” – disponibile gratuitamente on line sul sito, ma anche edita da Il Papavero insieme ad altre favole -, che viene letta sempre prima di iniziare a disegnare o scrivere favole. Attenzione, però, l’unica rivoluzione possibile per le pecore, animali gregari e addomesticati da migliaia di anni, è l’evoluzione, il salto, la trasformazione.
Nelle Scuole di Montemarano il percorso didattico è iniziato in primavera, con la lettura della Favola dello Spirito del Re Albero (link) che chiedeva ai bimbi di inviare disegni e favole, poi pubblicati su www.alberovagabondo.it, per pulire le montagne dagli sversamenti di rifiuti. Successivamente ad Agosto la prima Festa del Colore a Tarantella For Africa con L’albero Vagabondo a fianco dei totem e degli spiriti dei boschi della “Capanna dell’Accoglienza”, opera realizzata dal maestro Giovanni Spiniello con il supporto della Scuola di Tarantella Montemaranese in sostegno di Survival, movimento di difesa dei popoli indigeni i cui diritti vengono sistematicamente ignorati.
Domenica 3 gennaio alle ore 17.00 ogni bambino immaginerà come debbano essere salvati e difesi i suoi spazi verdi. Disegnerà con il bianco, il rosso, il giallo e il blu – perché il nero non lo vogliamo, c’è già troppo grigio intorno – sulle tavolette che saranno appese nelle aree demaniali dove sarà pulito e, visto che a Montemarano alcuni sversamenti si sono fermati e la consapevolezza e partecipazione della comunità pare stia crescendo, forse quest’anno lo Spirito del Re Albero potrà tornare finalmente al grande faggio, sulla sua montagna, per prendersi il meritato riposo. Ma ancora una volta, visto che alcuni grandi pare che non abbiano capito il messaggio, L’Albero Vagabondo chiama i bambini in aiuto. Faranno un grande girotondo e danzeranno e coloreranno di amore e speranza ciò che i grandi coprono con la loro indifferenza, ricordandogli che la rivolta delle pecore, è solo un salto, un guardare oltre, la consapevolezza che senza piccoli miglioramenti continui un cambiamento duraturo è impossibile.