“Mentre le aree interne continuano ad attendere segnali tangibili dalla Giunta Regionale – uno tra tanti, le risorse per aver eseguito nel 2012, 2013 e 2014 i lavori di forestazione e difesa suolo utili per prevenire dissesti e salvaguardare il territorio – e nonostante l’inspiegabile mancata erogazione degli stipendi al personale amministrativo delle Comunità Montane, il Presidente Caldoro vanta, per la programmazione 2014/2020, l’arrivo di risorse per il Cilento interno, Alta Irpinia, il Sannio e il Vallo di Diano, pari a circa 80 milioni di euro, disponibili per le strategie di sviluppo delle aree interne. Peccato che il merito sia tutto del Governo nazionale, poiché si tratta di finanziamenti plurifondi che si potrebbero sommare a quelli previsti dalla Legge di Stabilità prevista dei Governi Letta e Renzi, e non certo di quello regionale, reo di non aver dedicato alcuna considerazione alle aree interne, che sono pari a 3/5 della superficie regionale, durante il proprio mandato”.
Così i consiglieri regionali PD D’Amelio, Pica, Abbate ed Esposito, in merito ad alcune dichiarazioni apparse sui social network e poi rilasciate a mezzo stampa da parte del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.
“E’ il caso di ricordare – sottolineano i consiglieri d’opposizione – che proprio Caldoro ha affossato i Progetti Integrati Rurali delle Aree Protette (PIRAP) della programmazione 2007/2013, per la cui realizzazione non ha consentito l’utilizzo ed il concorso di tutti i fondi strutturali, proprio come attualmente indicato nella strategia nazionale per le aree interne, per un uso efficace dei fondi comunitari per il ciclo 2014/2020. Inoltre – ribadiscono – è sempre a causa di questa maggioranza se si registra un netto ritardo per l’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro finalizzato all’impiego del Fondo di Sviluppo e Coesione, le cui risorse sono essenziali per pagare le spettanze ai forestali per lavorazioni eseguite da più di un anno. L’utilizzo di questi fondi – che servono per la manutenzione dell’infrastruttura forestale e per la difesa del suolo – è previsto dalla finanziaria regionale 2011 (art. 35, L.R. 1/2012), grazie all’approvazione di un emendamento sottoscritto da tutta la minoranza consiliare e solo da alcuni consiglieri di maggioranza, con il parere contrario del governo regionale”.
In merito alla promessa di Caldoro, Nugnes e Sommesse di una soluzione entro il 30 novembre riguardo le Comunità Montane e la Forestazione: “Auspichiamo ad una soluzione reale, concreta e soprattutto celere. E’ inaudito che sulla scorta delle vigenti disposizioni e della documentazione prodotta da ciascun Ente, non si sia ancora provveduto a destinare le risorse rendicontate per il pagamento delle attività e dei lavoratori e a redigere una formale sottoscrizione dell’APQ. Chiediamo che le risorse vengano erogate e che siano concretamente disponibili per i lavoratori prima delle prossime festività”.