di Salvatore Guerriero (Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO)
Nel contesto mutevole delle abitudini di acquisto alimentare degli italiani, emerge una trasformazione significativa: un passaggio da una mentalità focalizzata sulla quantità a una centrata sulla qualità, con un forte accento sulla sostenibilità e sulla riduzione degli sprechi. Questa tendenza emerge dal rapporto intitolato “La (R)evoluzione sostenibile della filiera agroalimentare”, presentato durante l’evento “La Roadmap del futuro per il Food & Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni”, organizzato da The European House – Ambrosetti a Bormio.
Uno dei cambiamenti più evidenti nei nuovi stili di consumo post-pandemia è l’importanza attribuita alla sicurezza alimentare. La salute e il benessere sono diventati prioritari nell’agenda degli italiani quando si tratta di mettere il cibo in tavola. La ricerca condotta da The European House – Ambrosetti ha rivelato che i partecipanti intervistati hanno aumentato gli acquisti di cibi sostenibili certificati del 10,5% e quelli di alimenti biologici e a chilometro zero del 7,5%.
Questa transizione verso una mentalità più sostenibile e consapevole è il riflesso di una crescente consapevolezza dell’impatto ambientale delle scelte alimentari. Gli italiani, tradizionalmente appassionati di cucina e cibo di alta qualità, stanno ora integrando la sostenibilità come criterio fondamentale nelle loro decisioni di acquisto. L’interesse per i prodotti biologici, che limitano l’uso di pesticidi e promuovono pratiche agricole ecologiche, è in costante crescita. Allo stesso modo, l’attenzione per gli alimenti a chilometro zero evidenzia il desiderio di sostenere le produzioni locali, riducendo al minimo l’impatto ambientale legato al trasporto di merci su lunghe distanze.
La riduzione degli sprechi alimentari è un altro aspetto cruciale di questa (r)evoluzione. Gli italiani stanno diventando più consapevoli dell’importanza di utilizzare in modo efficiente le risorse alimentari. Il passaggio da un modello di consumo “usa e getta” a uno più riflessivo è un segno tangibile di maturità nella relazione tra le persone e il cibo che consumano. La preferenza per la qualità si estende quindi anche alla quantità, con un’enfasi sul valore nutrizionale e sull’utilizzo completo degli ingredienti.
In conclusione, il panorama dei consumi alimentari italiani sta subendo un cambiamento sostanziale. La qualità, la sostenibilità e la riduzione degli sprechi stanno diventando i pilastri di una nuova visione dell’alimentazione. Questa trasformazione rappresenta non solo una risposta alle sfide ambientali attuali, ma anche un modo per preservare la tradizione culinaria italiana attraverso scelte consapevoli e responsabili.