Nel corso delle varie presentazioni che sta svolgendo, il ricercatore irpino Marco Di Donato ha fatto tappa a Frosinone dove, in una sala conferenze gremita in ogni ordine di posto, ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “Il Tempio dei Caracciolo – ostentazione o crocevia?-” (Ed. Il Papavero 2015).
Nel corso della sua conferenza, lo studioso avellinese ha esternato i misteri e le simbologie che adornano Palazzo Marchesale Caracciolo di Cervinara, fatte apporre dal marchese Francesco nella prima metà del 1600 e che richiamano alla mente maestranze massoniche databili almeno un secolo prima la nascita ufficiale della Massoneria.
Numerose le autorità presenti e non è una novità (nemo profeta in patria) tra cui i Consiglieri del Comune di Frosinone Igino Guglielmi e Trina Zaccheddu ed il Consigliere del Comune di Alatri, Maurizio Maggi i quali hanno assistito con vivo interesse alla dettagliata presentazione svolta dal nostro ricercatore irpino.
Ad introdurre l’argomento ci ha pensato il ricercatore e scrittore triestino Giancarlo Pavat, amico di Marco Di Donato con il quale ha svolto numerose ricerche storiche tra le quali quella che l’ha portati in Svezia sulle tracce di un labirinto medievale cui indizi scoperte farebbero convergere ad una presenza templare in loco. Una spedizione che ha attirato l’interesse della nota trasmissione televisiva Voyager su Rai2 la quale ne parlò nel corso di due puntate. Continua quindi l’interesse per gli studi storici svolti da Marco Di Donato il quale, dopo il successo ottenuto con il primo libro “I Misteri del Goleto”, sta continuando a catalizzare l’attenzione di studiosi e semplici appassionati.
Ma chi era il Marchese Francesco Caracciolo? Cos’ha voluto ostentare attraverso le simbologie di Palazzo Marchesale? Quale messaggio si cela tra le pagine di questo misterioso libro in pietra?