Il 30 giugno alle 23:59.59 gli orologi atomici di tutto il mondo si fermeranno per un secondo. O meglio, passeranno alle 23:59:60 prima di procedere al nuovo giorno. Questo salto temporale – in gergo è chiamato Leap Second – è necessario per tenere il passo con le variazioni del tempo astronomico causate dai rallentamenti della rotazione terrestre.
Se sincronizzare tutti gli orologi atomici della Terra può essere un compito relativamente semplice, non si può dire lo stesso dell’orario utilizzato da internet e da tutti i siti web, i quali potrebbero avere diversi grattacapi da questo salto di un secondo.
I Leap Second possono essere considerati alla stregua del bug dell’anno 2000, in quanto minacciano di desincronizzare il tempo misurato dai computer e quello calcolato dagli orologi atomici. Quello del cambio di millennio è però stato un problema singolo, in quanto i computer confondevano le ultime due cifre degli anni 1900 e 2000, mentre i Leap Second sono un grattacapo regolare per gli esperti del settore.
Il primo è stato introdotto nel 1972 e da allora, merito della natura imprevedibile degli eventi che li rendono necessari, ce ne sono stati ben 25. Terremoti, maree e meteo sono tutti elementi che modificano la rotazione della Terra e, di conseguenza, lo scorrere del tempo.
L’ultima aggiunta è avvenuta nel 2012, quando diversi siti hanno avuto problematiche a stare al passo con i cambiamenti. LinkedIn, Foursquare, Reddit e molti altri sono diventati irraggiungibili nel momento in cui è stato aggiunto il Leap Second.
Può sembrare banale, ma quando un sistema effettua il controllo tramite il Network Time Protocol e trova un secondo in più va in confusione. E quando un sistema va in confusione, solitamente crasha e si spegne. “Ogni volta che dobbiamo aggiungere un secondo troviamo qualche problema” ha affermato Linus Torvalds, creatore di Linux “È davvero fastidioso, perché è il classico caso di codice mai avviato e di conseguenza mai testato dagli utenti”.
Le aziende, quindi, devono trovare una soluzione per conto proprio. Spesso si torna semplicemente indietro di un secondo poco prima della mezzanotte, ma questa soluzione può provocare diversi disagi. Forse lo stratagemma più funzionale è quello di Google, che frammenta il secondo extra in millisecondi e li distribuisce impercettibilmente nel sistema durante la giornata. Questo significa che il sistema di Google arriva già pronto nel momento in cui gli orologi atomici devono aggiungere un secondo.