Il Next di Capaccio Paestum è stato il palcoscenico di un’esperienza gastronomica senza precedenti nei giorni 13, 14 e 15 novembre, con il Campionato Mondiale di Pizza DOC, un evento epocale che ha coinvolto oltre 500 concorrenti provenienti da più di 30 paesi in tutto il mondo. Questa nona edizione, organizzata con maestria dall’Accademia Nazionale Pizza DOC, presieduta da Antonio Giaccoli, ha celebrato la maestria nella preparazione di uno dei piatti più amati e iconici della cucina italiana.
Le categorie in competizione erano tutte “succulente” e abbracciavano la diversità delle pizze italiane, da quelle classiche a quelle contemporanee. Tra le categorie in gara c’erano la Pizza Classica, la Pizza Margherita DOC, la Pizza Contemporanea, la Pizza in Teglia e, per soddisfare i palati più avventurosi, la Pizza Fritta. I partecipanti hanno portato avanti la tradizione e l’innovazione, creando opere d’arte culinarie che riflettevano la ricchezza della cultura gastronomica italiana.
Il titolo ambito di Campione Nazionale Pizza DOC 2023 – Pizza DOC in the World è stato assegnato a Stefano De Martino, seguito da Gerardo Esposito e Pasquale Damiano, che ha portato il suo talento direttamente da Londra. Il riconoscimento per il “Miglior pizzaiolo italiano nel Mondo” è andato a Diego Palladino, un’autentica eccellenza nel mondo della pizza.
Nella categoria Pizza Fritta, il podio è stato dominato da talenti straordinari. Il primo posto è andato a Domenico Giudice, mentre il secondo e il terzo posto sono stati rispettivamente conquistati da Gerardo Esposito e Ciro De Cicco, un giovane originario di Tufino nella provincia di Napoli. La Pizza Fritta, una specialità delle regioni del centro e del sud Italia, ha visto in Ciro De Cicco un ambasciatore del gusto, rappresentando il meglio della tradizione pizzaiola napoletana.
Ad onorare l’evento, illustri ospiti come il Ministro Lollobrigida e l’Ambasciatore italiano a Bruxelles, Federica Favi che, insieme al presidente dell’associazione italiana cuochi in Belgio, hanno elogiato il terzo classificato Ciro De Cicco, sottolineando l’importanza di preservare e promuovere le autentiche tradizioni culinarie italiane nel mondo.
La categoria della Pizza Fritta, a cui ha partecipato il giovane tufinese, è un omaggio alla creatività nata dalla necessità. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la pizza napoletana era un lusso fuori dalla portata di molti. I napoletani, ingegnosi e resilienti, hanno risposto con l’invenzione della “pizza fritta” o “pizza del popolo”, diventando un pilastro fondamentale nel periodo post-bellico. Venduta per strada dalle donne per sostenere le loro famiglie, questa varietà di pizza ha conquistato i cuori di tutti, diventando un simbolo di speranza e rinascita.
Durante la frittura, le pizze fritte si gonfiano creando un interno vuoto, una tela perfetta per essere impreziosita con ingredienti deliziosi. Ciro De Cicco ha dimostrato con il suo terzo posto che la passione e la maestria possono trasformare un semplice piatto tradizionale in un’opera d’arte culinaria contemporanea. Il giovane che lavora in Belgio presso la pizzeria Sofia a Bruxelles è anche coordinatore del settore pizza e panificazione per l’associazione Italiana cuochi in Belgio il cui presidente è Pino Nacci.
In conclusione, il Campionato Mondiale di Pizza DOC non è solo una competizione culinaria, ma un omaggio alla ricca storia e alle tradizioni che rendono la pizza italiana un tesoro gastronomico globale. Ogni partecipante ha contribuito a preservare e promuovere l’autenticità della pizza, trasformandola in una forma d’arte che unisce le persone attraverso il linguaggio universale del cibo.