a cura dell’avv. Vincenza Luciano
“So dove sei stata oggi”. Perché non mi rispondi? Non costringermi ad essere violento. I fiori che hai ricevuto erano i miei.>> Quattro espressioni utilizzate da chi pone in essere una condotta persecutoria nei confronti di qualcuno. Non passa settimana che qua e là per l’Italia non si incontrino bruttissime storie di stalking. Storie emblematiche che attraversano tutta l’Italia. Nord o Sud, giovani o meno, studenti di buona famiglia o operai, il fattore comune è sempre lo stesso: un uomo che non si rassegna di
fronte alla scelta di una donna. Un maschio che reagisce con violenza a un atto di indipendenza (https://www.lastampa.it/2018/05/09/italia/le-denunce-per-stalking-raddoppiano-ma-solo-uno-su-dieci-condannato-7cjgh5RXW4Gz9Gu7emZ3GK/pagina.html).L’art. 612 bis c.p. punisce gli atti persecutori:<>. Il persecutore (uno su tre), tuttavia, anche dopo essere stato denunciato continua a perpetuare il reato. Inquieta la facilità con cui si infrangono gli ordini del giudice. Il senso di impunità è troppo forte o forse è incontenibile la rabbia verso chi ha avuto l’ardire di alzare la testa. Ma per uscire da questo incubo, bisogna trovare la forza di rivolgersi alle forze dell’ordine. Spesso le vittime non denunciano per paura di peggiorare la situazione. Invece se condividi la tua esperienza trovi la forza e lo stimolo per rinascere. Informati sulle associazioni, i centri, le strutture che operano contro lo stalking per contrastare chi ti perseguita e tutelarti. Parla. Se riesci a parlare della tua situazione aiuti a dare un nome ai fatti e a riconoscere il reato di stalking. Denuncia lo stalker per tornare ad essere libera di agire e vivere. Chiedi assistenza. Ti liberi dello stalking quando chiedi aiuto e ti confronti con altre persone.
Allontanati. Lo stalker pianifica la sua azione; contro lo stalker pianifica la tua controazione; evita qualsiasi contatto con lo stalker; sii più razionale che emotiva; accetta la realtà per cambiarla. Sii prudente. Conserva lucidità e attenzione. Sii sempre pronta a contattare le autorità in caso di emergenza. Usa due cellulari. Uno
solo per te e uno per raccogliere messaggi/chiamate dello stalker. Non rispondere mai alle sue telefonate: se rispondi lo confermi nella sua persecuzione.
Non scappare a casa. Lo stalker sa dove abiti e sa i tuoi orari. Se ti insegue, contatta le forze dell’ordine o recati personalmente presso una caserma dei Carabinieri ma non andare a casa tua. Raccogli le prove. Conserva ogni elemento di prova del reato. Biglietti, sms, mail. Con questi elementi puoi ottenere l’ammonimento giudiziario dello stalker che ti perseguita ( https://youtu.be/mpcwjsbpPds ).