“Le anomalie della legge sul riordino delle Province emergono tutte e, in maniera preponderante, nell’Ente Provincia di Avellino: ci ritroviamo con un Presidente ( centrodestra) che decide praticamente da solo, e un Consiglio( in maggioranza di centrosinistra) senza alcun potere decisionale”così Vincenzo Alaia, consigliere regionale e consigliere provinciale, capogruppo di Alleanza Civica – Irpinia bene comune , sullo stato della Provincia di Avellino. “ Avevamo tutti cognizione delle difficoltà da affrontare, in un Ente ridimensionato ed esautorato in gran parte delle sue funzioni , con un taglio di risorse pari al 50 % di spese per il personale. Ma – con senso di responsabilità – abbiamo cercato di intraprendere un percorso che fosse condivisibile e unitario, per fronteggiare almeno le emergenze più palesi , nei campi di competenza dell’Ente. Dobbiamo, come Alleanza Civica – Irpinia bene comune, amaramente constatare che così non è stato: alcune scelte fatte dal Presidente – niente affatto condivise – hanno avuto soltanto lo scopo di salvaguardare posizioni, direi, personalistiche. Questione amministratore unico di Irpiniambiente , attivazione contratti di collaborazione,legati al mandato del Presidente (uno smacco alla causa dei dipendenti, in attesa di sapere cosa riservi loro il futuro) deleghe distribuite senza equità : tutte scelte discutibili e – senza dubbio – non prioritarie rispetto a gravose problematiche quale quelle dei forestali, del personale in mobilità e di tante altre emergenze territoriali!” continua Alaia.
“Intendo, in accordo con la collega di gruppo , Fenisia Mariconda, pubblicamente esprimere il mio disappunto riguardo a una gestione personalistica del potere, che – in dispregio alle ragioni della condivisione e dell’unitarietà di scelte – intende decidere solo in modo monocratico e senza un necessario confronto dialettico: se non si ritrovano le ragioni della comunanza, del dialogo, dell’ unità di intenti, il cammino della Provincia di Avellino non potrà, così, proseguire! Possiamo forse accettare come prioritarie 5 nuove assunzioni nello staff del Presidente – con un aggravio di spesa di circa 200.000,00 euro – rispetto alla causa dei forestali, che rischiano,ora, di perdere anche il minimo delle ore necessarie per la disoccupazione?
Credo che ormai la situazione sia al limite, ed è assolutamente necessario un cambio di marcia, tanto nella redistribuzione delle deleghe, quanto nella modalità di approccio e risoluzione delle questioni: siamo stati demandati dagli amministratori locali a rappresentare le istanze delle comunità , e non possiamo far finta di nulla di fronte a stati di disagio come quelli dei forestali ,del trasporto per i disabili , del futuro del personale dell’Ente! Io ci sarò, se il Presidente saprà ritrovare le ragioni della comunanza e ricomporre la frattura che si è creata con parte del Consiglio; altrimenti – insieme – ai colleghi degli altri partiti disponibili – faremo quadrato per dare – noi – un forte segnale di svolta ad un’Amministrazione che è ormai allo stallo” conclude Alaia.