IL FENOMENO MARVEL: LA NASCITA DEL MCU

IL FENOMENO MARVEL: LA NASCITA DEL MCU

di Sebastiano Gaglione

L’MCU IN BREVE

 Correva l’anno 2008, quando nelle sale cinematografiche di tutto il mondo veniva inaugurato il Marvel Cinematic Universe (conosciuto anche con l’acronimo di “MCU”).

Per la prima volta nella storia del cinema si pensò di creare una serie di film aventi per protagonisti supereroi diversi, ma le cui vicende si sarebbero svolte tutte nello stesso universo cinematografico.

Gli eventi narrati in un film andavano a ripercuotersi, dunque, non soltanto sulla storyline dell’eroe protagonista del live action in questione, bensì anche su tutti gli altri film etichettati Marvel.

L’apripista di tale universo fu proprio il primo film di Iron-Man (2008) con protagonista Robert Downey Jr., un attore sul quale, fino a quel momento, nessuno avrebbe scommesso un dollaro, a causa di una vita personale non proprio esemplare (essendo stato un ex detenuto con un passato da tossico dipendente), specie se poi quel genere di film fosse indirizzato anche e soprattutto ad un pubblico rientrante nell’età infantile e adolescenziale.

PRE-MCU

 Prima del 2008 e della nascita del MCU come lo conosciamo oggi, infatti, ci furono diversi altri film di supereroi. Alcuni capolavori targati DC, come “Batman” (1989) e “Batman – Il ritorno” (1992) di Tim Burton e con protagonista Michael Keaton (attore che negli ultimi anni è tornato alla ribalta, dopo anni abbastanza bui in cui sembrava che Hollywood si fosse ormai dimenticata di lui) ed altri, frutto del connubio Marvel-Sony, come quel capolavoro della trilogia di Spider-Man (2002-2007) di Sam Raimi con protagonista Tobey Maguire.

Grazie a questi due registi e alla loro indelebile quanto unica impronta autoriale, i film sui supereroi non furono più etichettati come prodotti destinati solo ed esclusivamente ad un pubblico fanciullesco.

Importante menzionare anche i film di Superman con protagonista il compianto Christopher Reeves che diede volto al celebre eroe kryptoniano per un decennio e la saga degli X-Men, iniziata nel nuovo millennio e che generò una lunga serie di film.

UNA QUESTIONE DI DIRITTI

 Sin dal principio, l’idea dell’attuale presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, era quella di costruire un universo cinematografico condiviso sulla falsariga di quello creato da Stan Lee e Jack Kirby nei famosi fumetti negli anni sessanta.

Tuttavia, a questo ambizioso piano, si contrapponeva una questione da non poco conto: quella dei diritti.

Poco più di un ventennio fa, la Marvel era sull’orlo della bancarotta e per rimediare ai propri problemi finanziari, fu costretta a cedere i diritti di alcuni dei suoi supereroi più importanti alle case di produzione: i diritti dell’Incredibile Hulk, andarono alla Universal Pictures (questo è il motivo per cui, a parte il film da solista del 2003 (pre-mcu) e quello del 2008 con protagonista Edward Norton (facente parte del mcu), non abbiamo avuto altri film del gigante di Giada, ma lo vediamo interagire solo in crossover con gli altri Avengers, in quanto, da contratto, in questi film la Marvel può sfruttare i diritti del personaggio senza dover cedere un centesimo alla Universal.

Situazione analoga per Spider-Man: i diritti del personaggio dell’Uomo Ragno e del suo vasto roster di personaggi (nemici compresi) fu ceduto alla Sony. Alla Marvel andarono appena 10 milioni di dollari circa ed appena il 5% dei ricavi lordi dei film del supereroe ed una percentuale sul merchandising.

Inoltre, come previsto dal contratto della cessione di tali diritti, al fine di non perdere tale possesso, la Sony deve produrre almeno un film con protagonista il tessiragnatele con una cadenza limite di ogni cinque anni.

Questo è anche il motivo per cui il personaggio dell’arrampicamuri inizialmente si vedeva solo nei film da solista disconnessi dal mcu, per poi entrare a far parte degli Avengers nel 2016, con il film “Capitan America: Civil War”, grazie ad un accordo stipulato tra le due major, in quanto il personaggio di Spider-Man, forse più di tutti, è quello con il tornaconto economico più interessante.

Accordi ridefiniti, in parte, negli ultimi tempi, quando dopo l’uscita del secondo film della trilogia con Tom Holland protagonista, “Spider-Man: Far from Home”, avvenuta nel 2019, la partnership tra le due major sembrava essersi rotta. Fortunatamente, la collaborazione Sony-Marvel è continuata ed il personaggio sarà presente anche in altre pellicole ambientate nel Marvel Cinematic Universe.

Per quanto riguarda, invece, gli X-Men, i diritti furono venduti alla Fox, che nel corso degli anni ha guadagnato non pochi miliardi di dollari con i numerosi film tratti dalla saga dei mutanti. Diritti che sono tornati alla Marvel solo qualche anno fa, in seguito all’acquisizione della 21st Century Fox da parte della Disney nel 2019 (quest’ultima proprietaria della Marvel dal 2009).

Pertanto, nonostante mancassero all’appello vari personaggi, per la creazione del proprio universo cinematografico condiviso, Feige ne prese in considerazione altri: Capitan America, Thor, Iron-Man (ritenuti da sempre dalle major come dei “personaggi di serie B”), ovvero alcuni dei membri più importanti del blocco originale dei Vendicatori, film che vedrà la luce nel 2012 con “The Avengers” e che riuscirà ad incassare più di un miliardo e mezzo di dollari, a fronte di un budget di produzione di 220 milioni di dollari.

 

LE POST-CREDIT

 In effetti, le scene dopo i titoli di coda sono sempre esistite: a volte per mostrare, attraverso delle clip, le varie gag sul set, altre per definire meglio i contorni del finale della storia ed infine, altre (come in Pirati dei Caraibi) per fornire un accenno di trama del capitolo successivo allo spettatore. Tuttavia, furono le post-credit del mcu a rinnovare la tradizione ed il modo d’intendere la scena post-credit. Da quel momento, qualsiasi spettatore non ha più osato anticipare la propria uscita dalla sala a titoli di coda in corso; il che può esser visto anche come il giusto segno di riconoscimento da attribuire a tutte le persone che lavorano ad un colossal di tale calibro:

ci sono tanti addetti ai lavori che lavorano duramente dietro le quinte e di cui spesso ci si dimentica, dai costumisti agli addetti agli effetti speciali ecc.

UN UNIVERSO IN CONTINUA ESPANSIONE

In definitiva, il Marvel Cinematic Universe è un vero e proprio fenomeno contemporaneo.

I film della saga hanno accompagnato una generazione intera nella propria fase di crescita e continuano a farlo con le nuove generazioni.

Una successione che non avviene, quindi, solo su schermo, con il passaggio del testimone tra i vari supereroi, ma anche nella realtà: dagli spettatori di vecchia data a quelli più giovani.

A pensarci bene, coloro che all’uscita del primo Iron-Man erano poco più che degli adolescenti, oggi sono degli adulti che potrebbero andare tranquillamente al cinema con i propri figli per rivivere le medesime emozioni regalate da quegli stessi eventi che hanno dato origine a tutto.

I medesimi eventi e dinamiche che hanno dato origine alla saga più vasta della storia del cinema. Una saga ancora oggi in continua via di espansione e che non si appresta minimamente a cessare, con nuove storie da raccontare caratterizzate tutte dallo stesso effetto: appassionare e tenere con il fiato sospeso lo spettatore.