Cinquantamila spettatori solo quest’anno, duecentoquarantamila presenze e duecentoquaranta repliche in otto edizioni. Il successo de “Il Grande Spettacolo dell’Acqua” si può tranquillamente riassumere in queste poche ma significative cifre. Numeri che pongono la rassegna, organizzata da “La Fondazione Insieme per…”, come un vero e proprio faro dello spettacolo e della beneficenza a livello nazionale. Ieri sera, il sipario è calato sull’ultima replica andata in scena. L’appuntamento è per l’ano prossimo, sempre nella maestosa cornice del Lago di San Pietro, dove gli infaticabili volontari della fondazione presieduta da Padre Angelo Palumbo allestiranno nuovamente l’immenso palco che per circa un mese vede attori e corpo di ballo impegnati a narrare la vita di San Gerardo Maiella. Adesso, però, è tempo di mettere via tutto e riflettere sui dati positivi e su quelli negativi della rassegna appena terminata. Via dunque alla lunga e faticosa fase dello smontaggio dell’impianto scenico. Di positivo, certamente, c’è un consolidamento dei risultati dello scorso anno in termini di spettatori. C’è la capacità, dimostrata dalla fondazione, di sapersi lanciare in iniziative “altre”: quest’anno i dati parlano di un vero e proprio boom per lo strepitoso Spettacolo dell’Aria, rappresentazione teatrale che ripercorre le tappe della storia della falconeria. Migliaia i visitatori che, dai piedi del Serro della Croce, hanno assistito ai prodigiosi voli di meravigliosi falchi e gufi. Ed enorme è stato il successo anche del Premio De Andrè, assegnato a chi si sia distinto per opere di beneficenza rimanendo nell’anonimato, tenuto lo scorso 20 luglio nella bellissima cornice della Piazzetta del Carmine, nel centro storico di Monteverde, che ha visto vincitore Padre Angelo Palumbo. Il presidente della fondazione è stato premiato da Cristiano De Andrè, figlio del celebre cantautore genovese, che in una piazza gremita ha interpretato grandi successi di suo padre e alcuni brani del proprio repertorio. Spettacolo e beneficenza, dunque. La stessa beneficenza che è stata concretamente mostrata da tre francescani che operano in India, e che hanno parlato al pubblico prima della messa in scena dello scorso 8 agosto. “Fate tutti parte della nostra missione, perché con la vostra presenza ci date un aiuto fondamentale”, hanno ringraziato il pubblico. I proventi de Il Grande Spettacolo dell’Acqua, che vanno a progetti che la fondazione ha avviato in Italia e nel mondo, nella fattispecie hanno consentito ai tre missionari di acquistare un pullmino per rendere più agevoli gli spostamenti nei territori nei quali prestano la loro opera. D’altra parte, la lettera che Papa Francesco ha scritto e indirizzato alla fondazione e alla comunità di Monteverde e che ne loda attività ed obiettivi è una vera e propria pietra miliare nel percorso di solidarietà della fondazione stessa. Come detto, il sipario è calato e già da oggi ha avuto il via la fase di smontaggio dell’impianto scenico. Ma l’introduzione, nell’edizione di quest’anno, del suggestivo ed apprezzatissimo volo della mongolfiera lascia supporre che il pensiero dei “padri” dello spettacolo, in primis quello del regista Gianpiero Francese, sia già all’anno prossimo e alle ulteriori novità da inserire con sapienza e proporre ad un pubblico ormai fidelizzato.