Fanpage.it ha intervistato il pm antimafia, Catello Maresca, divenuto un simbolo nazionale dopo che nelle ultime settimane ha denunciato con forza la scarcerazione dei mafiosi a causa del Coronavirus, scagliandosi in Tv e sui giornali contro la decisione del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Sul magistrato si riversano infatti le speranze della società civile per una discesa nell’agone politico in vista delle prossime elezioni regionali campane.
“Il politico di professione non lo farò mai“ dichiara a Fanpage.it Maresca “Se si dovessero creare le condizioni per poter dare un contributo da uomo delle istituzioni in un palazzo diverso dal palazzo di giustizia, allora valuterò. Ma mi auguro che questo avvenga il più tardi possibile, questo vorrà dire che la politica funziona e non ha bisogno di Catello Maresca in altri ruoli se non quello del magistrato” e sottolinea “Io faccio politica tutti i giorni, con la mia associazione, stando vicino alla gente, nei quartieri difficili”.
Sulle 3 inchieste aperte dalla Procura della Repubblica di Napoli sulla gestione dell’emergenza Covid 19, Maresca commenta “Se tutto è stato gestito bene dipenderà anche dalle inchieste che si sono aperte, fatti che anche Fanpage.it ha segnalato nel suo lavoro. […] Io credo che proprio ora sia necessario mantenere i controlli che garantiscano sulle infiltrazioni mafiose negli appalti, e tagliare tutto il resto”.
“I napoletani sono stati bravi, spesso hanno bisogno, per carattere, ad essere un po’ spinti per rispettare le regole – spiega Maresca sulla gestione dell’emergenza da parte dei Napoletani – Ora però il rischio più grande è quello delle infiltrazioni criminali. Lo Stato deve fare preso ed è già in ritardo”.