Città del Vaticano – Il giudice di Prato domani farà sapere se il prete pedofilo scoperto nell’auto, a Calenzano, vicino a Firenze, con una bambina di 10 anni semi-svestita, andrà in carcere oppure no. Su di lui pende l’accusa pesantissima di violenza aggravata su minore. Attualmente don Paolo Glaentzer, 70 anni, si trova ai domiciliari, nella casa canonica.
Stamattina il sacerdote era presente all’udienza e ha risposto alle domande che gli sono state poste dal giudice sui suoi approcci con la bimba. Ieri l’arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, lo ha sospeso dalle sue funzioni in parrocchia, dicendosi fiducioso del lavoro della magistratura. Ha anche spiegato che non si tratta di un prete della diocesi fiorentina poiché era stato trasferito dalla diocesi di Sabina Poggio Mirteto tempo fa. Ieri, in una delle prime dichiarazioni, dopo essere stato scoperto da un passante nel parcheggio di Calenzano con la piccola, Glaentzer ha dato alla bambina tutta la colpa, dicendo che era lei che lo provocava. La procura di Prato ha chiesto la misura di custodia cautelare in carcere.
Glaentzer è nato a Roma ed è stato incardinato come sacerdote nella diocesi laziale nel 1989. Lo stesso anno si è trasferito ed è entrato in funzione a Firenze come parroco. Prima di diventare sacerdote era monaco benedettino in un monastero in Germania, che ha lasciato, ottenendo l’esclaustrazione dalla Congregazione dei religiosi, alla fine degli anni Ottanta. Dalla diocesi di Sabina Poggio Mirteto filtra che nel dossier personale di Glaentzer non figura nessuna accusa precedente relativa a molestie o abusi.