Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte entra nell’Aula del Senato tra gli applausi dei senatori M5S ma non di quelli della Lega. Stringe la mano calorosamente a Matteo Salvini, con cui si scambia due parole all’orecchio: quindi stringe la mano, uno ad uno, a tutti i ministri della Lega in piedi alle sue spalle. Quando si siede, Salvini si accomoda accanto a lui. Conte siede tra i vicepremier Salvini e Di Maio.Dopo un lungo discorso di circa un’ora, bacchettando più volte il Ministro dell’Interno per la scelta sciagurata di aver deciso di non appoggiare più il governo, ha confermato che a chiusura del dibattito si recherà dal Presidente della Repubblica per rassegnare le dimissioni.