Mercoledì 14 gennaio, in tarda mattinata, Giorgio Napolitano invierà la sua lettera di dimissioni ai presidenti delle Camere, Pietro Grasso e Laura Boldrini, e al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Da quel giorno, le Regioni avranno 15 giorni di tempo per indicare i grandi elettori che, con i parlamentari, parteciperanno alla seduta comune delle Camere per l’elezione del nuovo presidente. Quindici giorni: è il termine massimo stabilito dall’articolo 86 della Costituzione, ma di solito si tende a sfruttarlo tutto. Quindi, a calcoli fatti, il presidente della Camera Laura Boldrini dovrebbe convocare il Parlamento in seduta comune per giovedì 29 gennaio. Tempo tre giorni e l’Italia avrà un nuovo presidente, vale a dire il primo febbraio: sono questi i calcoli che il presidente del Consiglio Renzi avrebbe confidato nei suoi ultimi incontri istituzionali.