Le opere d’arte degli studenti dell’Istituto Ruggero II in mostra al XXXVII Convegno Pastorale Diocesano di Ariano Irpino che ha preso il via nella giornata di ieri e terminerà il prossimo due settembre. “L’annuale evento diocesano vede quest’anno la partecipazione dei nostri studenti – ha commentato il prof. Francesco Caloia, dirigente del Liceo Artistico arianese – con la presentazione di pannelli, oggetti e progetti realizzati dagli alunni durante lo scorso anno scolastico. E’ un’iniziativa proposta dall’equipe diocesana che presiede alla preparazione del Convegno e che è stata accolta con pieno entusiasmo da me, dagli insegnanti e dagli alunni che hanno prodotto tali “opere d’arte”. Il tema del Convegno di quest’anno porta il titolo:”Abitare la città. Abitare la vita”. E’, dunque, possibile cogliere la congruenza della partecipazione del nostro Istituto ai lavori del Convegno nella frase posta sulla brochure di presentazione del convegno da parte del Vescovo Mons. Melillo:”Abbiamo bisogno di riconoscere la città con uno sguardo contemplativo…”. La presenza dei nostri alunni – ha chiosato Caloia – che espongono e presentano ai Convegnisti i loro elaborati dice, appunto, questa capacità “creativa e contemplativa” che essi hanno saputo sviluppare e realizzare sotto la guida dei docenti. E’ certamente un modesto, ma efficace contributo che i nostri ragazzi vogliono offrire come segno della loro attiva partecipazione all’impegno di “abitare la città…per abitare la vita”. L’Istituto Ruggero II, con le molteplici attività che mette in campo in ogni periodo dell’anno, si pone l’obiettivo di formare nuovi artisti e soprattutto di metterli in relazione con la società civile. “La società, – come si legge nella lettera agli artisti di Giovani Paolo II – in effetti, ha bisogno di artisti…nel vasto panorama culturale di ogni nazione, gli artisti hanno il loro specifico posto. Proprio mentre obbediscono al loro estro, nella realizzazione di opere veramente valide e belle, essi non solo arricchiscono il patrimonio culturale di ciascuna nazione e dell’intera umanità, ma rendono anche un servizio sociale qualificato a vantaggio del bene comune”. Ed è proprio questo il leitmotive alla base dell’azione della scuola guidata dal preside Franceso Caloia.