L’Italia degli anni ’50 raccontata nel legal thriller di Claudio Sara “Il seme del dubbio“, romanzo secondo classificato al premio internazionale di Narrativa Edita “Memorial Melania Rea 2015” e soprattutto finalista al concorso letterario nazionale Casa Sanremo Writers 2016, organizzato dalla BookSprint Edizioni, la giovane casa editrice di Vito Pacelli, in collaborazione con Gruppo Eventi. Il volume espone la situazione del Bel Paese nell’immediato dopoguerra, una situazione non facile, spesso sfondo di diverse storie, ma che viene descritta con particolarità e unicità in questa opera.
Nelle 254 pagine del libro, edito da Ensemble, si ripercorre la storia di Renzo Vinsa, avvocato alle prese con un processo che gli sconvolgerà la vita. Nel suo incarico, è chiamato a scoprire la verità sul caso di una quattordicenne vittima di una presunta violenza subita (Candida Ranucci). Il Vinsa dovrà provare a scindere il lavoro dalla vita privata, le convinzioni professionali con i precetti di un’educazione che ha sempre considerato importante e ricca di valori. L’avvocato si troverà a mettere in dubbio tutta la sua esistenza, a rivalutare il proprio modo di pensare, in un crescendo di inquietudini e colpi di scena. L’apprezzamento dei lettori nei confronti di “Il seme del dubbio“, oltre ad essere un attestato di stima nei confronti dell’autore, Claudio Sara, avvocato civilista avellinese classe 1963, è la dimostrazione di come lo stesso scrittore riesca a raggiungere il proprio pubblico grazie ad una dovizia di particolari importanti, alla competenza che dimostra nel campo e allo stile di scrittura, coinvolgente ed efficace, oltre che alla scelta di un tema, lo stupro, la violenza sessuale, oggi più che mai quotidiano e ricorrente.