Si terrà il prossimo autunno un importante convegno- evento formativo sul tema: “ L’applicazione delle nuove tecniche investigative nell’ambito del processo penale”. Ad organizzare l’evento è il dottore Salvatore Pignataro Segretario Regionale dell’Associazione Italiana Criminologi per l’Investigazione e la Sicurezza della Campania e Socio Ordinario dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi ( settore scienze investigative ) e Direttore del Centro Studi dell’Associazione Nazionale Esperti in Sicurezza Pubblica e Privata. “Sono promotore e organizzatore di questo importante evento formativo scientifico che sarà destinato al mondo forense, ma anche alle altre professioni – spiega il dottore Salvatore Pignataro. – Nell’ambito di questo evento che si terrà ad Avellino coinvolgerò il Generale Luciano Garofano già Comandante dei Carabinieri del Ris di Parma e attuale Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi, professionalità dell’Associazione Italiana Criminologi per l’Investigazione e la Sicurezza ma anche docenti del Corso di Laurea di Scienze Investigative ed i massimi esperti nazionali del settore. La data sarà ufficializzata verso la metà del mese di settembre. Il nostro intendo è dare un contributo alle indagini penali. Si tratta di attività complesse che necessitano di una profonda conoscenza delle leggi, del sistema giudiziario e delle tecniche investigative al fine di non invalidare il procedimento penale.” L’attività d’indagine difensiva, sappiamo tutti che è volta all’individuazione di elementi probatori da far valere nell’ambito del processo penale, ai sensi dell’articolo 222 delle norme di coordinamento del codice di procedura penale e dall’articolo 327-bis del medesimo Codice. Il difensore ha la facoltà di svolgere tali indagini e l’investigatore privato autorizzato è l’elemento di ausilio principale per il difensore nell’ambito delle investigazioni difensive per la raccolta di indizi validi da portare in sede giudiziale (come previsto nell’articolo 222 norme di attuazione del Codice di Procedura Penale). L’attività dell’investigatore privato nasce e si basa sul concetto del diritto alla ricerca delle fonti e dei mezzi di prova e si distingue in due categorie che possiamo elencare come: ricerca tipica, ovvero quegli atti disciplinati e previsti dal codice: 391 bis comma 1 Codice di Procedura Penale (colloquio non documentato con persone informate dei fatti) e 391 sexies C.P.P. (accesso ai luoghi). Poi vi è la ricerca atipica ovvero quegli atti informali come: la ricerca delle cose, la ricerca delle persone, le registrazioni magnetofoniche in luoghi pubblici, le conversazioni informali e le tracce di ogni elemento utile all’indagine. Da rilevare che l’indagine preventiva può essere importante e determinante soprattutto per la persona offesa.