Il comune di Aiello del Sabato, dopo la diffida dell’Ordine degli Architetti, inoltrata anche alla Comunità Montana Partenio Valle di Lauro, a voler rivedere e rettificare gli avvisi pubblici riguardanti la costituzione di Short List Professionisti per incarichi “ad obiettivo”, avvisi, considerati un nuovo mortificante tentativo di aggirare la normativa di settore ad esclusivo discapito dei professionisti, ha chiesto parere di competenza all’ANAC.
Purtroppo prendiamo atto, che il Comune di Aiello, nelle proprie motivazioni di legittimità, in modo del tutto arbitrario, equipara tale procedura a quella del concorso di progettazione, “…dove il professionista punta sulle sue capacità professionali, prima nel saper consigliare l’Ente e poi nel fare un buon progetto per avere la certezza del finanziamento.
In breve, il professionista non deve puntare solo a redigere un buon progetto per avere pagati i conseguenti compensi professionali sapendo che per caratteristiche dell’opera la domanda non potrebbe conseguire il finanziamento. Con la procedura che si intende adottare il rischio deve essere condiviso come per un concorso di progettazione.”
Da tali motivazioni appare poi evidente un’interpretazione singolare su quello che il Comune di Aiello immagina come concorso di progettazione, che invece, così come previsto dal codice degli appalti, ha come obiettivo le procedure intese a fornire alle stazioni appaltanti progetti, selezionati da commissioni giudicatrici in base a una gara, con o senza assegnazione di premi e dove il committente (stazione appaltante) si impegna ad acquistare il progetto del vincitore e dove quindi il lavoro si identifica in un’opera d’ingegno, che corrisponde alla predisposizione di un progetto e non già una prestazione professionale.
Secondo il Comune di Aiello invece, il professionista oltre ad essere un esperto in materia dovrebbe essere dotato anche di “chiaroveggenza” e conoscere in anticipo gli esiti delle graduatorie dei PSR Regionali, che si ribadisce, vengono elaborate sulla scorta di punteggi definiti nei bandi emanati dalla Regione e dove gran parte dei punti da assegnare, fanno riferimento alle caratteristiche intrinseche ed estrinseche dei territori e dagli adempimenti della stazione appaltante e non dipendono quindi dal progetto realizzato dal professionista.
“Nonostante tali evidenti incongruenze, conclude il Presidente Erminio Petecca, ci sentiamo di condividere tanto il rischio quanto le responsabilità a patto però, che in caso di mancato finanziamento dei progetti, anche gli amministratori, i RUP e i dirigenti, rinuncino alle proprie indennità, bonus e quanto altro per importi analoghi a quelli della progettazione.
Non possiamo fare sempre a scaricabarile sui professionisti e soprattutto su chi vive solo di questo mestiere, ormai la classe professionale è stata cannibalizzata fin troppo e non possiamo più sottostare ad ulteriori soprusi. Per cui, nel caso del Comune di Aiello o della Comunità Montana del Partenio Vallo Lauro, o condividiamo in solido le responsabilità del mancato finanziamento o continueremo a perseguire in sede legale le loro bizzarre fantasie. Ci dispiace che in tutto questo restano coinvolti professionisti come noi che, avendo un ruolo da dipendente, devono obbligatoriamente condividere queste iniziative”.