Due torte, una per i 77 anni di Silvio Berlusconi, una per la rinascita di Forza Italia. In un albergo del lungomare di Napoli lo stato maggiore di Fi della Campania, con Nitto Palma e Mara Carfagna, ha raccolto circa 500 persone in un clima già elettorale. Ed in collegamento telefonico da Arcore, rispondendo a Nitto Palma e all’assessore campano Fulvio Martusciello, Berlusconi raccoglie l’ applauso più forte proprio quando chiede ”elezioni il più presto possibile”. ”Non mi ricordo se compio 27 o 37 anni”, scherza Berlusconi. ”Noi avevamo detto 17”, risponde Nitto Palma, che poco prima aveva brindato con alcuni parlamentari campani alla salute del premier. Le assenze non mancano, per la verità, ma tra i presenti c’è invece il senatore Ciro Falanga, più volte indicato tra i dissidenti. ”Ho già firmato la lettera di dimissioni da senatore – dice ai giornalisti – e sul governo voterò secondo la linea del partito. Il mio nome non è stato scelto dagli elettori, ed è giusto, essere responsabili nei confronti del partito”. Chi invece è fuori dalla nuova Forza Italia sono i ministri Gaetano Quagliariello e Beatrice Lorenzin. E la platea tributa un’ ovazione a Giulia Carpentieri, casalinga sessantenne di Cava dei Tirreni che chiede di parlare al microfono e dice: ”Di loro non abbiamo bisogno. Meglio soli, che male accompagnati e poi – aggiunge – i traditori hanno sempre fatto una brutta fine”. In sala ci sono il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, i consiglieri regionali. I disoccupati di ”Edn-Napoli nostra” recapitano a mano un telegramma di auguri a Berlusconi. Per i militanti è già mobilitazione elettorale.