“Di fronte all’ennesimo infortunio verificatosi ieri in un cantiere edile ubicato nel comune di Montoro , ancora una volta un lavoratore rumeno di 34 anni impegnato nello svolgimento delle mansioni di lavoro quotidiano ha rischiato di perdere la vita a causa di una caduta dall’alto di diversi metri. Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio del personale dell’Ispettorato del Lavoro e delle forze dell’ordine prontamente accorse sul posto. Tuttavia mi preme sottolineare come,nonostante il periodo estremamente difficile di crisi, il rispetto delle normative di sicurezza non debba mai passare in secondo piano. A tal proposito,continuiamo a monitorare il problema attraverso il lavoro certosino dei Rappresentanti Territoriali per la Sicurezza in stretta sinergia con il CFS (Centro Formazione e Sicurezza in edilizia) operante su tutto il territorio provinciale dal 2001. Attraverso i continui sopralluoghi dei tre delegati, diffondiamo la cultura della sicurezza dando suggerimenti alle aziende sull’applicazione delle normative vigenti in materia, ed effettuando un’opera di continua sensibilizzazione verso gli operai sui vari cantieri. Dobbiamo nostro malgrado constatare che, nel corso degli anni, non sempre in nostri suggerimenti sono stati accettati e si è preferito continuare ad operare con organizzazioni di lavoro sbagliate, approssimative spesso al limite della legalità. Addirittura qualche volta è stato negato ai delegati l’accesso in cantiere. Ciò oltre a determinare scarsa collaborazione sul fronteggiare gli aspetti della sicurezza sul lavoro, denota anche un ritardo culturale di alcuni imprenditori che sottovalutano il problema della sicurezza, anteponendo ad esso logiche di mero profitto che spesso impongono ritmi di lavoro frenetici al fine di accelerare i tempi di consegna dei lavori e un abbattimento dei costi del lavoro che inevitabilmente si ripercuote sugli aspetti contrattuali, sui dispositivi della sicurezza e quindi sui lavoratori. Per questo, è necessario che tutti gli addetti ai lavori, organi istituzionali, forze dell’ordine, parti datoriali e sindacali continuino a fare la loro parte, senza mai abbassare la guardia, mantenere sempre alto il livello di attenzione del tema della sicurezza nei nostri cantieri della nostra provincia. Sarebbe opportuno, visto lo stato attuale in cui versa il settore edile, la presenza sempre più massiccia di infiltrazioni criminali sul versante appalti pubblici (come dimostrato dall’ultima inchiesta della Procura della Repubblica in merito alle vicende che coinvolgono sempre più spesso le amministrazioni pubbliche) ripristinare in tempi brevi, l’osservatorio sugli appalti presso la Prefettura di Avellino. La scelta di avere un organismo permanente potrebbe rappresentare un segnale forte delle autorità e di quanti operano nel settore proprio nei confronti di quelle imprese che, attualmente, ritengono il campo dell’edilizia un terreno di conquista, in barba alla legalità e alla sicurezza. Con l’accelerazione della spesa della regione Campania sui fondi 2007/2013 e l’arrivo a breve di fondi destinati all’edilizia diventa urgente il ripristino dell’Osservatorio, al fine di condurre un attività di monitoraggio e controllo preventivo del settore. Aspettiamo che la Prefettura ci convochi nel più breve tempo possibile e ci dia la reale possibilità di apportare il proprio contributo in materia, che ha prodotto buoni risultati in termini di legalità e sicurezza”. Così Carmine Piemonte, segretario provinciale della Feneal Uil d Avellino.