A Luglio, 3,4 milioni di Pensionati, riceveranno la “quattordicesima”. Una piccola somma che coloro che ricevono pensioni modestissime, si vedono erogare, a luglio di ogni anno e che, nei fatti, “trascina” spesso, con se, molti problemi: mancata erogazione per i motivi più vari , errori ecc., Il Partito Pensionati – ha dichiarato i vicesegretario nazionale, Luigi Ferone -si è sempre battuto per la trasparenza e la certezza del diritto, nonché per un importo meno esiguo della 14.a, varata nel 2007 e che,nel corso degli anni, era variata di pochissimo. Ora, anche per le battaglie del Partito Pensionati e delle Forze sociali, si può parlare di “Nuova 14.a”, ma l’importo, pur leggermente incrementato, rimane esiguo. La 14.a “nuova”, poggia su due pilastri fondamentali: reddito ed anni di lavoro. Destinatari sono i Pensionati che hanno compito 64 anni, con un reddito complessivo individuale annuo, sino ad un massimo di 13.049,14 €, pari a due volte la pensione minima. Non viene calcolato il reddito del coniuge, né i beni del pensionato, se non producono reddito. Quanto spetta. Ai Pensionati con redditi sino a 9.786,86 € annui (1,5 volte la pensione minima), per i quali la somma aggiuntiva ,sarà legata agli anni di contributi versati e sarà la seguente:
-Fino a 15 anni di contributi = 437 €;
– Da 15 a 25 anni di contributi = 546 €;
-Oltre 25 anni di contributi = 655 €.
I PENSIONATI CHE HANNO UN REDDITO TRA 9.786,87 € e 13.049,14 € , anche in questo caso, riceveranno una somma, legata agli anni di contributi versati ,oltre che all’importo del reddito posseduto:
– Fino A 15 anni di contributi= 336 € ;
Da 15 A 25 anni di contributi = 420 € ;
OLTRE 25 anni di contributi = 504 € .
PER I PENSIONATI DA LAVORO AUTONOMO, SI CONSIDERANO TRE ANNI DI CONTRIBUTI IN PIU’ ,RISPETTO AI DIPENDENTI.
Il pagamento verrà effettuato d’ufficio per i pensionati di tutte le gestioni ,unitamente a rateo di pensione, nel luglio 2017, ovvero di dicembre 2017, per coloro che perfezionano il requisito anagrafico, nel secondo semestre dell’anno 2017. Si rammenta che il beneficio sarà erogato in via provvisoria , sulla base dei redditi presunti e sarà verificato non appena saranno disponibili le informazioni consuntivate dei redditi dell’anno 2016 o, nel caso di prima concessione, dell’anno 2017. I Pensionati perdono troppi diritti, per “ non conoscenza ” degli stessi. Il Partito Pensionati ritiene che l’INPS debba informare i suoi utenti , cioè i Pensionati ,dei diritti, di cui sono portatori. Serve un “Vademecum” dei Diritti e nulla più deve essere “a domanda” del pensionato. Tutto quello a cui il Pensionato ha diritto, deve essere attribuito , direttamente . Diritti “inespressi? Crediamo – ha concluso Ferone – che i Pensionati siano stati già danneggiati, fuori ogni misura: ora è necessario rimediare.