Un aereo della compagnia indonesiana Lion Air è caduto in mare con 178 persone a bordo. I contatti con l’aeromobile erano stati persi poco dopo il decollo da Giacarta verso le 18:20. Dopo 13 minuti l’aereo si è schiantato alle coordinate S 5’49.052 “E 107 ’06 .628” (attorno a Kerawang). Secondo quanto ha riferito un funzionario della compagnia aerea c’era anche un cittadino italiano tra i passeggeri. La squadra dei soccorsi ha recuperato i resti di alcune vittime. E’ stato specificato che sul volo c’erano tre bambini, e sette membri dell’equipaggio. “L’aereo si è schiantato nell’acqua a circa 30-40 metri di profondità”, ha detto un portavoce dell’Agenzia incaricata delle ricerche. L’aereo aveva richiesto alla Torre di controllo di poter tornare indietro a Giacarta, poco prima che si interrompessero i contatti. I controllori di volo hanno autorizzato il rientro, ma l’aereo è poi scomparso dai radar. Il volo era diretto a Pangkal Pinang, una città nell’isola di Bangka, al largo di Sumatra. La vittima italiana: un 26enne di Massa, si tratterebbe di Andrea Manfredi, con un passato da ciclista. Il velivolo era stato registrato come PK-LQP e consegnato il 15 agosto. I dati del sito di monitoraggio aereo FlightAware mostrano che il velivolo aveva raggiunto un’altitudine di soli 5.200 piedi (1.580 metri). L’aereo era comandato dal pilota.Bhavye Suneja con il co-pilota Harvino con sei membri dell’equipaggio Shintia Melina, Citra Noivita Anggelia, Alviani Hidayatul Solikha, Damayanti Simarmata, Mery Yulianda e Deny Maula. Il capitano aveva 6.000 ore di volo e il copilota più di 5.000 ore di volo. Si tratta del peggior disastro aereo in Indonesia da quando un volo AirAsia da Surabaya a Singapore precipitò in mare nel dicembre 2014, uccidendo tutti i 162 a bordo. Il sito di monitoraggio aereo Flightradar24 ha fatto sapere che il Boeing 737 Max 8 della Lion Air era nuovo ed era stato utilizzato solo dal 15 agosto 2018. Le compagnie aeree indonesiane erano state escluse nel 2007 dalle rotte verso l’Europa a causa di problemi di sicurezza, anche se a molte è stato permesso di riprendere i servizi nel decennio successivo. Il divieto è stato completamente revocato nel giugno di quest’anno.