Altro che curva epidemica ormai calante. «Possiamo affermare che questa stagione influenzale al momento è congelata e non sta vedendo scendere il numero di nuovi casi di malanni: questa settimana se ne registrano almeno 300.000, e altrettanti 300.000 italiani sono finiti a letto per colpa di sindromi parainfluenzali. Questo a causa del grande freddo della scorsa settimana e dell’enorme sbalzo di temperatura» che si è osservato in questi giorni: a Roma ieri si sono toccati i 18 gradi C, al Sud anche 20, mentre solo pochi giorni prima si era finiti abbondantemente sotto lo zero.
A tracciare il punto è il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università di Milano. «Si è fermato – osserva l’esperto – il calo di casi di influenza stagionale, con, appunto, 300 mila italiani colpiti in una settimana; in più abbiamo un’altra quota simile di casi simil-influenzali, meno pesanti, ma che durano di più nel tempo: febbricola, mal di gola, tosse che si protrae anche per molti giorni. L’ influenza invece rimane molto intensa, con febbre alta, forti dolori alle ossa e altri sintomi che vanno trattati, come al solito, con farmaci di automedicazione. Così come le sindromi più leggere». No, dunque, all’uso di antibiotici senza il parere di un medico, raccomanda.