Chi non conosce la mitica leggenda della spada nella roccia? Dai colossal ai cartoni animati fino ai libri di scuola, tutti ne abbiamo sentito parlare.
Re Artù divenne uno dei sovrani più potenti del suo tempo proprio grazie ad Excalibur, la spada che venne estratta dalla roccia.
La leggenda parla dei cavalieri di re Artù e di una tavola rotonda dove si riunivano per decidere come difendere la Gran Bretagna dai predoni sassoni e dagli invasori.
Studiosi e storici ancora oggi discutono sull’esistenza del sovrano Britannico dato che in molti testi antichi sono riportate le sue gesta eroiche e le battaglie.
La spada nella roccia in Italia
Quando pensiamo alla spada nella roccia difficilmente immaginiamo che quest’arma mitica possa trovarsi vicino a noi in Italia, invece è proprio così!
Nel piccolo comune di Chiusino, immerso nelle colline senesi, troviamo un’affascinante meta turistica: l’Abbazia di San Galgano.
Tutto il complesso è formato dall’Abbazia ormai in rovina e dal piccolo eremo chiamato Rotonda Montesiepi o Cappella di San Galgano.
In questo piccolo eremo Galgano Guidotti conficcò nel terreno roccioso la sua spada in segno di rinuncia alla vita mondana.
La spada è ancora oggi ben visibile, conficcata nella roccia e protetta da una teca esattamente come le leggende medievali bretoni raccontavano.
Questo basterebbe a collegare questa vicenda a Re Artù e alla tavola rotonda ma non c’è solo questo particolare.
Infatti l’eremo dove si trova la spada di San Galgano ha dei particolari che innegabilmente collegano l’Italia e la Gran Bretagna.
Particolari e leggende che si intrecciano
L’eremo ha infatti una forma circolare che ricorda il Sacro Graal. Il Sacro Graal sarebbe il calice dal quale Gesù bevve durante l’ultima cena, questo oggetto venne inserito nella letteratura arturiana nel XII secolo da Chrètien de Troyes.
Un altro affascinante particolare è situato all’interno dell’eremo: un dipinto raffigurante una Madonna con tre mani, due tengono in braccio il bambinello, l’altra la spada.
Durante il solstizio d’estate il dipinto viene raggiunto da un raggio di sole che passando dietro l’altare lo illumina creando un’atmosfera surreale e mistica.
C’è anche una leggenda che rende tutto più magico: durante uno degli innumerevoli tentativi di rubare la spada nella roccia, questa si spezzò e quando Galgano fece ritorno si rinsaldò come per miracolo.
Sono stati effettuati anche degli studi sulla spada i quali confermano che l’arma risalirebbe al dodicesimo secolo, esattamente l’epoca in cui Galgano decise di ritirarsi a vita monastica.
Sono moltissime dunque le curiosità che ogni appassionato di storia medievale e di re Artù potrà soddisfare facendo visita all’Abbazia situata in Toscana.