Crescono le preoccupazioni per la salute dei cittadini, a seguito della pubblicazione del rapporto del ministero della Salute, che ha evidenziato come siano 44 i luoghi e siti in Italia, per un totale di 6 milioni di abitanti potenzialmente coinvolti, che presentano tassi di inquinamento oltre la norma e pericolosi per la salute. Le aree campane maggiormente a rischio sono il “Litorale domizio e Agro Aversano e il Litorale vesuviano”, che presentano rischi evidenti per la salute, a causa dei continui sforamenti dei livelli di inquinamento, che rischiano di vedere un incremento di patologie molto rischiose per i cittadini come: tumori, malattie respiratorie circolatorie, neurologiche e renali. A diffondere la lista nera è il blog collettivo “PopOff”. Ecco il dettaglio riguardante la Campania: Litorale domizio flegreo e Agro aversano (Caserta e Napoli) Comuni di Acerra, Arienzo, Aversa, Bacoli, Brusciano, Caivano, Camposano, Cancello ed Arnone, Capodrise, Capua, Carinaro, Carinola, Casagiove, Casal di Principe, Casaluce, Casamarciano, Casapesenna, Casapulla, Caserta, Castel Volturno, Castello di Cisterna, Cellole, Cervino, Cesa, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Curti, Falciano del Massico, Francolise, Frignano, Giugliano in Campania, Grazzanise, Gricignano di Aversa, Lusciano, Macerata Campania, Maddaloni, Marcianise, Mariglianella, Marigliano, Melito di Napoli, Mondragone, Monte di Procida, Nola, Orta di Atella, Parete, Pomigliano d’Arco, Portico di Caserta, Pozzuoli, Qualiano, Quarto, Recale, Roccarainola, San Cipriano d’Aversa, San Felice a Cancello, San Marcellino, San Marco Evangelista, San Nicola la Strada, San Paolo Bel Sito, San Prisco, San Tammaro, San Vitaliano, Santa Maria a Vico, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria la Fossa, Sant’Arpino, Saviano, Scisciano, Sessa Aurunca, Succivo, Teverola, Trentola-Ducenta, Tufino, Villa di Briano, Villa Literno, Villaricca e Visciano.
In tali zone si registrano in particolare eccessi della mortalità in entrambi i generi per tutti i principali gruppi di cause, con eccessi di mortalità per il tumore polmonare, epatico e gastrico, del rene e della vescica. I risultati hanno, anche, mostrato un trend di rischio in eccesso all’aumentare del valore dell’indicatore di esposizione a rifiuti per la mortalità generale, per tutti i tumori e per tumore epatico in entrambi i generi, e per il tumore polmonare e dello stomaco nei soli uomini».