INSOLITO TOUR. Capri, c’est fini

INSOLITO TOUR. Capri, c’est fini

INSOLITO TOUR. Capri, c’est finia cura di Francesca Grassi

Lunedì 18 Maggio, tour a Capri. Accompagno un gruppo di romagnoli a visitare l’isola dell’amore. Sembrava che Poseidone non volesse dare la sua approvazione alla nostra escursione, eppure siamo partiti alla volta di Capri senza demordere. Giunti a destinazione, veniamo accolti calorosamente dalla joie de vivre e la verve che scorrono nelle vene degli abitanti di questo piccolo angolo di Paradiso: la prima impressione che si ha è quella di essere in un tableau vivant fatto di colori sgargianti e caricature umane.

Le signore, in particolare, rimangono talmente ammaliate dal paesaggio e dalla pulizia delle strade da definire l’isola una vera e propria “bomboniera”, delicata e preziosa come poche. Raggiungiamo il cuore di Capri, la famosa “piazzetta” dove è d’obbligo sostare per un aperitivo da star hollywoodiana e, dopo una breve sosta alla chiesa di Santo Stefano, proseguiamo per il Quisisana.

INSOLITO TOUR. Capri, c’est finiL’antico sanatorio, oggi uno dei più belli alberghi del mondo, si erge al centro della strada che da Buonocore (ve lo consiglio se siete amanti di cialde appena fatte) conduce a via Camerelle, la via delle grandi firme e di boutiques raffinate e, talvolta, eccentriche. Attraverso pergolati e bouganvilles ci si ritrova al Belvedere Tragara: da qui si può godere a 360 gradi del panorama dell’isola, inclusi i tre “giganti del mare”, i Faraglioni, tre scogli che sembrano esser stati posti in mare da mani ultraterrene. Purtroppo il percorso risulta un po’ faticoso per alcuni membri del gruppo ma quale cura migliore se non un po’ di sano shopping: così le signore si fanno coccolare dall’artigiano Schettino che con le sue sapienti mani lavora da anni cuoio e pellami per creare sandali che sono vere opere d’arte.

INSOLITO TOUR. Capri, c’est finiIl tour continua ad Anacapri, comune di circa 6000 abitanti, immerso in un’atmosfera di quiete tale da purificare lo spirito più ribelle. Inevitabile la sosta al ristorante; scegliamo il Columbus, un locale adiacente alla Seggiovia del Monte Solaro, con una terrazza immersa nel verde dove i sensi si confondono e si perdono tra profumi e sapori: cortesia, pulizia e qualità del cibo, insieme al caloroso ambiente familiare che avvolge la struttura, fanno del Columbus un ristorante fuori dal comune.

Dopo pranzo il gruppo si dirige verso il Monte Solaro salendo con la seggiovia e rimanendo senza parole per lo spettacolo che si presenta ai loro occhi. A malincuore un aliscafo ci riporta sulla penisola ma i nostri cuori rimangono lì, sull’isola incantata di cantori e sirene.

L’INSOLITO TOUR