«E’ tempo che l’opposizione consiliare di Atripalda dimostri maggiore coraggio, svolgendo fino in fondo il proprio ruolo, a tutela dei cittadini e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche gestite dal sindaco Spagnuolo e dalla sua giunta, più volte finita nel loro mirino con accuse gravi e precise». Ad affermarlo è Giovanni Ardolino, presidente di Irpinia Adesso.
«I consiglieri di minoranza – prosegue il rappresentante del movimento – hanno evidenziato, anche e soprattutto di recente, nelle sedi istituzionali, in conferenze pubbliche e attraverso gli organi di informazione, l’assenza di trasparenza dell’amministrazione comunale. Oltre alle critiche politiche e ai giudizi negativi espressi nei confronti dell’esecutivo, la cui attività viene giustamente considerata inadeguata e inefficace, sono state contestate delibere di bilancio, assegnazioni di incarichi esterni, consulenze professionali, assunzioni nella società municipale ACM (con presunti legami con altri politici del territorio irpino), appalti e forniture affidate a trattativa privata. L’amministrazione targata Paolo Spagnulo è stata definita “inconcludente” e “superficiale”, ma considerata colpevole della “distruzione di Atripalda”, ma anche “clientelare” e si solleva persino il dubbio che il vertice del Comune rispetti le leggi, soprattutto per quel che riguarda la gestione delle finanze e del patrimonio pubblico.
A questo punto, riteniamo opportuno che si agisca in maniera conseguente e coerente rispetto a tali accuse, a tutela della comunità, inviando gli atti relativi a tutte le delibere in oggetto agli organi di controllo, per garantire la corretta gestione della cosa pubblica e dell’ente.
Da parte nostra, abbiamo sempre evidenziato le storture amministrative del Comune e l’incapacità della giunta nel dare risposte concrete ai problemi delle persone, ma anche l’insofferenza alle critiche e al confronto del sindaco Spagnuolo, del suo vice e dei suoi assessori. In qualche circostanza, abbiamo pure sollevato l’opportunità di un approfondimento sui provvedimenti assunti, quando ci sono apparsi poco chiari e dannosi per i cittadini. Il nostro impegno civico, spesso sollecitato da segnalazioni degli stessi cittadini atripaldesi, è stato però considerato dal sindaco e dai suoi delegati come se fosse “lesa maestà”. Hanno cercato anche di dissuaderci con le denunce, ma senza riuscire ad intimorirci».
«Il clima che si respira ad Atripalda – conclude Ardolino – , ormai da mesi, è pesante. La cittadina è completamente alla deriva, la comunità locale fortemente insoddisfatta, ma l’amministrazione comunale si dimostra distante dalle questioni vere, asserragliata nel suo fortino, che risulta impenetrabile, e l’opposizione lancia un grido di allarme. Di fronte a tutto ciò, occorre una verifica dell’operato di chi gestisce le risorse della collettività, ancor più in un momento di profonda crisi come quello attuale e di evidente delegittimazione della politica e delle istituzioni, che richiede maggiore senso di responsabilità e lungimiranza, e che venga garantito il rispetto delle regole democratiche e delle leggi. Non è più possibile che sull’azione amministrativa della giunta comunale di Atripalda restino ombre e sospetti. I cittadini hanno diritto a sapere. Ognuno quindi svolga fino in fondo la propria parte».