IRPINIA, AMBIENTE. Presto un’ azione contro le bruciature agricole.

IRPINIA, AMBIENTE. Presto un azione contro le bruciature agricole.

Ad annunciarlo gli attivisti del “Comitato irpino contro gli affumicatori” presenti su facebook e in irpinia da circa tre anni, che stanno raccogliendo le varie testimonianze fotografiche dall’alta alla bassa irpinia per produrre un dossier. La Regione Campania con il documento n°123 dipart 52 dir.gen 6 del 3 luglio,ha emesso il decreto dirigenziale che vieta le bruciature e gli incendi nelle campagne, nelle foreste e nei boschi dall 8 luglio al 20 settembre, ma questo puntualmente viene ignorato sia dagli agricoltori che dai sindaci dei comuni interessati. Il tema delle bruciature e dei pesticidi o prodotti chimici utilizzati che vengono inalati con il fumo di questo periodo, è stato più volte al centro dell’attenzione di alcuni esperti ed dei vari comitati .Non c’è un dato scientifico oggettivo, sulla correlazione tra alcuni tipi di tumori diffusi e i fumi, ma l’uso indiscriminato di sostanze chimiche pericolose e l’inalazione esiste ed è un danno per la salute dei cittadini. Nel sito dell’ AIRC molte malattie e tumori dipendono proprio dall’uso di pesticidi e i dati negativi sono in crescita e la situazione è sempre più allarmante. Confrontando poi gli ultimi dati epidemiologici del 2014 pubblicati dal Crom di Mercogliano relativi ai comuni irpini, il quadro si fa sempre più complesso ma chiaro. Forse non sarà l’ennesima azione dei comitati a cambiare le abitudini degli agricoltori e dei cittadini ma bisogna agire denunciando e chiedendo più rispetto per la natura. Il fumo agricolo passivo non è l’unico fattore di inquinamento, ma ce ne sono anche altri: le presunte discariche abusive non ancora individuate,l’abbandono dei rifiuti,i roghi tossici,la cattiva gestione dello smaltimento dei rifiuti,il fumo di sigarette, una scorretta alimentazione e tanti altri ancora. Ogni anno, in Campania, ricercatori ed esperti studiano e producono interessanti documenti, uno tra questi è il gruppo di Pandora ( https://www.facebook.com/tfpandora?fref=nf ). Le task force e le segnalazioni sono importanti affinchè il problema venga affrontato in modo deciso e definitivo, le istituzioni dovrebbero preoccuparsi di incentivare il cittadino ed informarlo sulle nuove tecniche di riutilizzo dei rifiuti o di smaltimento che possono creare vantaggi economici migliorando sopratutto la qualità della vita. In Campania ci vuole una politica a 360° che sia in grado di risolvere definitivamente il problema. (Michele Amato)