La depurazione in Irpinia torna di grande attualità con le ultime rilevazioni fatte dall’ ARPAC sul grado d’ inquinamento dei fiumi e dei torrenti.
Il Fenestrelle, la Solofrana, il fiume Sabato, il Calore hanno recuperato un’accettabile livello di qualità delle loro acque.
Con la ripresa dopo il lockdown si rischia di vanificare in fretta tutto questo.
La Fismic/Confsal scrive al Presidente della Provincia Domenico Biancardi lanciando una proposta operativa per affrontare il tema della depurazione ed evitare il rischio del ritorno dell’inquinamento selvaggio.
Riteniamo utile dichiara il Segretario Generale Giuseppe Zaolino che la depurazione debba essere mantenuta in mano pubblica per evitare l’arrivo dei privati.
La Provincia può intestarsi una iniziativa di coordinamento tra l’ Asidep ed Irpinia Ambiente che sono i soggetti che insieme all’ Alto Calore gestiscono ognuno per proprio conto i depuratori dei comuni e quelli delle aree industriali.
Il tentativo porterebbe ad una economia di scala con evidenti vantaggi per tutti.
La cosa è possibile perché sappiamo che ci sono le volontà delle parti anche per evitare l’ infiltrazione della camorra in questo settore delicato e molto redditizio.
Ci aspettiamo dal Presidente Biancardi una convocazione in tempi brevi di tutte le parti in campo.
Come Sindacato unitariamente sosterremo questo tentativo perché le speculazioni dei privati in questo settore devono essere assolutamente evitate, pena la lievitazione dei prezzi e delle tariffe per cittadini e industriali, inaccettabili in questa fase di grande preoccupazione sul futuro.