Le montagne irpine prese d’assalto da centinaia e centinaia di cercatori di funghi porcini, dopo i ritrovamenti dei giorni scorsi e le notizie apparse sui giornali web oltre che sui social, questa domenica di settembre le montagne irpine sono prese d’assalto da tanti amanti della montagna e non solo. Domenica che vede anche le riapertura della caccia ma è il porcino a rubare la scena. Ritrovamenti record come quelli dei giorni scorsi hanno invogliato anche i pochi disinteressati a lasciarsi andare in una passeggiata in montagna. Ad Avella la famiglia Falco soprannominata “rumanell”, con papà Aniello 73 anni e figlio Domenico, che da sempre sono amanti della montagna per tradizione tramandata da padre in figlio da generazioni ci fanno sapere che l’annata di quest’anno e speciale e di ottima qualità e ci mostrano (in foto) le “prelibatezze” delle nostre montagne. Intanto però scattano i controlli da parte delle autorità, posti di blocco e controlli delle autorizzazioni necessarie, si ricorda che occorre possedere il “patentino di raccolta dei funghi” che si ottiene superando “una prova orale” nella quale il raccoglitore dimostri di possedere alcune conoscenze di base in merito al riconoscimento delle principali specie di funghi eduli e velenosi, al ruolo che essi svolgono nell’ambiente, alle modalità di raccolta e trasporto, sono segnalate a Monteforte nei varchi di accesso dell’area montana e molte le contravvenzioni elevate. Molti cercatori “fai da te” non erano in possesso del patentino e questo ha procurato un multa e il sequestro del “paniere”.