A pochi giorni dall’elezione del nuovo Presidente di Fratelli d’Italia per la provincia di Avellino, Stefano De Laurentiis, membro dell’esecutivo provinciale, non le manda certo a dire. Ecco le sue dichiarazioni: «Quella famosa unità che tanto si auspicava alla fine del congresso svoltosi pochi giorni fa, sembra essere molto più lontana di quanto si pensi. Sono rimasto basito nel ricevere una telefonata dal consigliere comunale di Sperone dove mi invitava a questo irreale incontro che si terrà a fine settimana a Sperone. Per non parlare degli inviti ricevuti da altri militanti del Mandamento per discutere sulle nuove direttive guida del partito a livello provinciale. Chi ha deciso queste nuove linee guida senza la composizione dell’esecutivo? Con chi ha discusso la dottoressa Fruncillo? E con tutto il rispetto per le altre comunità militanti del Mandamento, a mio avviso per una riunione di zona (se di questa si tratta perché nemmeno questo si capisce!!!) non sarebbe stato meglio concordare il tutto, coinvolgendo in primis gli iscritti e dirigenti di Baiano dove sono presenti un circolo territoriale e ben due esponenti eletti nell’esecutivo? E le comunicazioni dei lavori come avvengono? Tramite posta elettronica? Con messaggi senza seguire un logica? Con telefonate a caso? Insomma, se questa è la metodologia politica per cercar di calmare le acque dopo un post congresso burrascoso, penso che la neoeletta Presidente sia partita con il piede sbagliato>>. Tanta e’ l’amarezza di De Laurentiis, per come sia iniziata questa fase post congressuale, << cercheremo di capire in questi giorni come si vuole procedere per il completamento dell’Esecutivo. Sarebbe utile a tutti che la Presidente provinciale dia una tempistica per l’organizzazione interna al partito, in primis per la costituzione dell’esecutivo provinciale. Di particolare importanza è la questione della vicepresidenza. Questa figura chiave in base a concetti meritocratici dovrebbe essere affidata a Giovanni Candela il primo eletto tra gli aspiranti dirigenti o secondo altri schemi si dovrebbe affidare il ruolo ad Aniello Mainolfi per cercare una sintesi unitaria con il gruppo patriottico irpino al 43%». Conclude De Laurentis << In questo momento non c’è spazio per rivalità o antagonismi politici, non è questo il terreno di confronto tra le diverse anime che connotano questo partito, ma se la nostra Presidente ha intenzione di trasformare il partito in un contenitore di azioni provenienti esclusivamente da decisioni verticistiche, noi saremo pronti alle barricate politiche>>.