La Guardia di Finanza di Avellino nell’ambito del rafforzamento del dispositivo di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria ha effettuato numerosi controlli nei confronti di esercizi commerciali operanti nel settore della ristorazione ed intrattenimento, finalizzati alla verifica del corretto assolvimento degli obblighi in materia di lavoro.
L’attività ispettiva svolta nei confronti di cinque diversi operatori economici, ha consentito di accertare un ampio utilizzo di manodopera “in nero”, permettendo di individuare complessivamente 17 lavoratori totalmente sconosciuti agli enti previdenziali ed assistenziali.
In un caso, presso un ristorante attivo nel comune di Rotondi (AV), addirittura tutti e nove i lavoratori impiegati sono risultati non assunti.
L’attività svolta s’inquadra nel più generale impegno della Guardia di Finanza alla lotta contro i fenomeni di illegalità che incidono negativamente, oltre che sul sistema paese, anche su tutte quelle aziende sane che si collocano ed operano nell’alveo del rispetto delle regole.
I settori operativi in cui sono state intensificate le azioni dei reparti del Corpo sono quelli tipicamente estivi e cioè la lotta all’abusivismo commerciale, all’evasione fiscale legata alle case-vacanze, alle truffe del carburante, al “caporalato” e alla contraffazione, ai prodotti non sicuri e ai traffici di droga, in parte destinata a rifornire i punti di spaccio principalmente verso le località di villeggiatura
Lo scopo del dispositivo di contrasto mira a impedire i fenomeni di concorrenza sleale posti in essere da operatori totalmente o parzialmente sconosciuti al fisco oltre che ad avere finalità preventive per mantenere alto il livello di sicurezza della salute dei cittadini.
In tal senso l’attività a contrasto del lavoro nero o irregolare salvaguarda, in particolar modo, il lavoratore garantendogli condizioni lavorative e retributive adeguate nonché le necessarie tutele previdenziali ed assistenziali.
Molto pesanti infatti sono le sanzioni previste per chi impiega lavoratori non regolarmente assunti per cui è prevista una “maxisanzione” oltre che, in determinate condizioni, la sospensione dell’attività commerciale ai sensi della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le attività di controllo svolte sino ad ora costituiscono la prima fase del piano straordinario per la stagione estiva in corso e saranno ripetute per il restante periodo estivo con un’attenzione particolare verso le località connotate da una spiccata vocazione turistica o un consistente afflusso di persone.